F1 | Hamilton attacca Verstappen nel retropodio: “E’ una testa calda”

Siparietto poi in conferenza stampa con Vettel che difende Lewis: "Voi giornalisti montate casi dal nulla e ci fate domande stupide"

F1 | Hamilton attacca Verstappen nel retropodio: “E’ una testa calda”

Nonostante il terzo posto conquistato nella gara di oggi, Lewis Hamilton non ha digerito l’attacco estremamente aggressivo portato avanti da Max Verstappen al termine del primo giro del GP del Bahrain. Nella saletta retropodio, infatti, le telecamere hanno catturato un Campione del Mondo estremamente nervoso nei confronti del talento olandese, il quale, secondo lui, lo avrebbe stretto per buttarlo fuori traiettoria.

Non possiamo riportavi testualmente le parole utilizzate, ma, generalizzando, diciamo che Lewis ha definito l’alfiere della Red Bull una testa “estremamente calda”. Fin qui tutto nella norma, soprattutto se consideriamo i precedenti dell’olandese con i colleghi. La vera sorpresa, però, è arrivata nella conferenza post gara.

Un giornalista, incuriosito dall’accaduto, ha chiesto una conferma all’inglese delle parole utilizzate poco prima del podio, chiedendo se la frase captata alla tv fosse corretta. La risposta, però, è arrivata per bocca di Sebastian Vettel, il quale ha preso immediatamente parola e ha difeso il pilota della Mercedes.

Secondo il tedesco, infatti, il post gara è un momento estremamente delicato e ogni giornalista dovrebbe rendersi conto che certe domande, poste in determinati contesti, risultano inopportune e soprattutto fuori luogo. Un pilota vive una corsa con tanto agonismo e alla fine, quando la stanchezza prende il sopravvento, possono scattare certi commenti che a mente fredda, certamente, non verrebbero esclamati.

Qui la discussione tra il giornalista e Sebastian Vettel.

DOMANDA: “Ciao Lewis. Nel retropodio, se le mie orecchie non mi ingannano, hai usato un’espressione contro Max Verstappen per il contatto nei primi giri. Ovviamente mi riferisco all’episodio del sorpasso. Ho ragione?”

RISPOSTA: *interviene Vettel* “Posso rispondere a questa domanda? Ci troviamo tutti in quella situazione in cui combattiamo con qualcuno. A volte siamo ruota contro ruota e molto vicini. Se affidate un microfono ad un giocatore durante una partita di calcio e vi mettete ad ascoltare, secondo voi, esclama parole carine?”.

Un post condiviso da FORMULA 1® (@f1) in data:

“O magari messaggi d’affetto mentre un altro lo attacca e lo stende? Onestamente non penso sia giusto farci domande di questo tipo, tanto meno costruire delle storie sul nulla. Noi piloti gareggiamo e alla fine della corsa siamo pieni di adrenalina. Purtroppo può capitare di affermare frasi di questo tipo. Se ti colpisco in faccia, adesso, non penso mi diresti “Oh, non è stato un gesto carino”, ma piuttosto avresti una reazione. A volte credo sia tutto un pò artificiale e gonfiato, soprattutto quando ci fate domande di questo tipo” ha aggiunto.

Roberto Valenti

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