Vettel vince il Gran Premio d’Europa. Polemiche per la decisione dei commissari

Vettel vince il Gran Premio d’Europa. Polemiche per la decisione dei commissari

Sebastian Vettel ha vinto il gran premio d’Europa davanti alle due McLaren di Hamilton e Button. Il risultato della gara è stato determinato da un tempo di uscita errato della safety car e dal tardivo intervento dei commissari nell’assegnare le penalità ai piloti. Penalizzate dall’intervento della macchina di sicurezza le due Ferrari che terminano al 9° e 14° posto con Alonso e Massa. Barrichello chiude al quarto posto seguito da Kubica, Sutil, Kobayashi, Buemi e De la Rosa.

Al termine del gran premio saranno nove i piloti che verranno ascoltati dai giudici per non aver rallentato durante l’intervento della safety car, tra questi ben cinque occupano le prime dieci posizioni. Esiste quindi la possibilità di un cambiamento nella classifica della gara.

Cronaca ( a cura di Roberto Ferrari )

Al via Vettel mantiene il comando mentre Webber, che partiva dal lato sporco, perde subito una posizione nei confronti di Hamilton quindi si fa passare dalle Ferrari e sprofonda al nono posto. Alla prima curva Hamilton prova ad attaccare anche l’altra Red Bull di Vettel, c’è un piccolo contatto che danneggia lievemente l’ala della McLaren ed Alonso prova ad approfittare della situazione ma senza riuscire a portare un attacco deciso. Schumacher riesce a recuperare quattro posizioni portandosi all’undicesimo posto mentre Rosberg ne perde due e Petrov cinque. Trulli danneggia la vettura alla prima curva ed è costretto a rientrare ai box per la sostituzione del musetto.

Al terzo giro Vettel ha due secondi di vantaggio su Hamilton e viaggia con un ritmo più veloce degli altri di mezzo secondo al giro. Al passaggio successivo Trulli torna ai box per un problema al cambio ma la squadra riesce a riparare la vettura per farla tornare in pista due giri più tardi.

Al settimo giro Vettel ha un vantaggio di 3 secondi sulla McLaren, 5 su Alonso e 7 su Massa. Webber rientra ai box per cambiare le gomme passando alle dure ma rientra 19° perdendo tempo per le difficoltà nel sostituire l’anteriore sinistra.

Al nono giro Rosberg si ferma ai box mentre Alonso inizia a ridurre il gap da Hamilton inanellando una serie di giri veloci ma è Webber il vero protagonista. Al termine del rettilineo più lungo, subito dopo il ponte, segue in scia la Lotus di Kovalainen, il finlandese frena molto prima della curva e la Red Bull di Webber vola sulle sue ruote. Sono attimi di panico perché la vettura del pilota australiano ruota nell’aria, cade a terra capovolta quindi termina la sua corsa con un violentissimo scontro contro le barriere. Webber è illeso e la safety car entra in pista.

È in questo momento che la corsa subisce un cambiamento nella classifica che influirà sul risultato finale: la safety car non entra davanti al leader Vettel bensì davanti ad Hamilton. L’inglese tuttavia non rispetta il regolamento e passa la vettura di sicurezza mente le due Ferrari si accodano perdendo circa 40 secondi.

Due giri più tardi tutte le vetture (tranne Kobayashi e Schumacher) hanno effettuato la loro sosta ai box per il cambio gomme, Red Bull e McLaren mantengono la leadership mentre le due Ferrari sprofondano in decima e diciassettesima posizione.

Al dodicesimo passaggio Schumacher si ferma per il pit stop e montare le morbide ma all’uscita della pit lane trova il semaforo rosso e deve attendere che passi tutto il gruppo prima di poter rientrare. Il tedesco perde così una grande possibilità di rimonta e quattro giri più tardi tornerà nuovamente ai box per rimontare le gomme dure.

La safety car rientra ai box al diciassettesimo giro e la gara riprende. La classifica vede Vettel davanti ad Hamilton, Kobayashi, Button, Barrichello, Kubica, Buemi, Sutil, Hulkenberg e Alonso.

Nel corso del ventunesimo giro Rosberg inizia ad accusa un surriscaldamento eccessivo dell’impianto frenante e dai box gli impongono di rallentare il ritmo per far respirare meglio i freni. Lo stesso inconveniente capita anche sulla vettura di Schumacher a dimostrazione che Valencia non è un buon weekend per la Mercedes Gp.

Al venticinquesimo passaggio i commissari comunicano una penalità a Lewis Hamilton per aver superato la safety car in pista. L’inglese occupa la seconda posizione, effettua due passaggi veloci quindi rientra nella medesima posizione dopo aver scontato il drive through. Qui nascono le prime polemiche poiché i commissari impiegano troppo tempo per assegnare una penalità evidente e permettono a Lewis di accumulare quel vantaggio utile a non perdere la posizione.

Arrivati oltre la metà gara Vettel conduce la gara con ampio margine, 11 secondi su Hamilton sono sufficienti a farlo stare tranquillo. Seguono Kobayashi, che ancora non ha cambiato le gomme, a 15 secondi, quindi Button a 17, Barrichello a 21, Kubica a 22, Buemi a 25. Alonso è nono e transita a 27 secondi mentre Massa è quindicesimo a 39 secondi dal leader.

Schumacher rientra nuovamente ai box per cambiare le gomme e rimonta le morbide mentre un giro più tardi, siamo al 38mo, Senna e Glock si danno battaglia al termine del rettilineo di uscita dal ponte. Le due vetture si toccano, la HRT rompe l’ala anteriore mentre la Virgin danneggia il pneumatico posteriore destro. Glock non si accorge della foratura e nella successiva curva la sua vettura perde il controllo sfiorando le barriere. La confusione del momento mette in difficoltà Kobayashi che sopraggiungeva ed il giapponese si dovrà difendere da Button che in quel momento lo seguiva.

La gara di Alonso prosegue nelle retrovie, sul circuito di Valencia le possibilità di sorpasso sono nulle, lo spagnolo ci prova con Buemi nella curva che precede il traguardo ma non riesce ad avere l’accelerazione necessaria per l’affondo e si accoda di nuovo.

Durante il 45mo giro i commissari comunicano che nove vetture saranno indagate al termine della gara poiché non avrebbero rallentato a sufficienza durante l’ingresso della safety car. La federazione durante queste situazioni comunica ai piloti un tempo minimo sotto il quale, per motivi di sicurezza non posso scendere. Ben cinque delle nove vetture interessate occupano le prime dieci posizioni e sono: Button, Hulkenberg, Barrichello, Sutil e Buemi.

Hamilton prova ad avvicinarsi a Vettel inanellando una serie di giri veloci e facendo segnare il record sul giro ma la Red Bull sta solo portando a casa il risultato e controlla il distacco nei giri finali. Hamilton non riuscirà mai ad avvicinarsi al di sotto dei sette secondi in questa fase.

Dopo 54 giri si ferma per la prima volta ai box la Sauber di Kobayashi, il giovane giapponese rientra in nona posizione e monta le gomme morbide. Button si ritrova con pista libera e fa segnare il giro più veloce della gara fermando il cronometro sull’ 1’38’’766.

Mancano due giri al termine e Kobayashi con le gomme fresche si avvicina a minacciare la nona posizione di Alonso. Lo spagnolo in quel momento è in lotta con Buemi ma la Sauber è troppo veloce e sopravanza la Ferrari al penultimo giro. Il giapponese non si accontenta e ripropone la stessa manovra su Buemi passandolo nella curva prima del traguardo e chiudendo in settima posizione.

Di seguito l’ordine d’arrivo provvisorio:

Pos  Pilota        Team                       Tempo
 1.  Vettel        Red Bull-Renault           1h40:29.571
 2.  Hamilton      McLaren-Mercedes           +     5.042
 3.  Button        McLaren-Mercedes           +     7.658
 4.  Barrichello   Williams-Cosworth          +    20.627
 5.  Kubica        Renault                    +    22.122
 6.  Sutil         Force India-Mercedes       +    25.168
 7.  Kobayashi     Sauber-Ferrari             +    30.965
 8.  Buemi         Toro Rosso-Ferrari         +    31.299
 9.  Alonso        Ferrari                    +    32.809
10.  De la Rosa    Sauber-Ferrari             +    42.414
11.  Petrov        Renault                    +    43.287
12.  Rosberg       Mercedes                   +    44.382
13.  Liuzzi        Force India-Mercedes       +    45.890
14.  Massa         Ferrari                    +    46.621
15.  Alguersuari   Toro Rosso-Ferrari         +    48.239
16.  Schumacher    Mercedes                   +    48.826
17.  Di Grassi     Virgin-Cosworth            +    1 giro
18.  Chandhok      HRT-Cosworth               +    2 giri
19.  Glock         Virgin-Cosworth            +    2 giri
20.  Senna         HRT-Cosworth               +    2 giri
21.  Trulli        Lotus-Cosworth             +    4 giri

Giro piu’ veloce: Button, 1:38.766

Non classificati:

Pilota        Team                         al giro
Hulkenberg    Williams-Cosworth            50
Kovalainen    Lotus-Cosworth               9
Webber        Red Bull-Renault             9

Classifiche dopo il GP Europa (NB: Classifiche provvisorie in attesa del giudizio dei commissari)

Piloti:                    Costruttori:             
 1.  Hamilton     127        1.  McLaren-Mercedes          248
 2.  Button       121        2.  Red Bull-Renault          218
 3.  Vettel       115        3.  Ferrari                   163
 4.  Webber       103        4.  Mercedes                  108
 5.  Alonso        96        5.  Renault                    89
 6.  Kubica        83        6.  Force India-Mercedes       43
 7.  Rosberg       74        7.  Williams-Cosworth          20
 8.  Massa         67        8.  Toro Rosso-Ferrari         12
 9.  Schumacher    34        9.  Sauber-Ferrari              8
10.  Sutil         31       
11.  Barrichello   19       
12.  Liuzzi        12       
13.  Buemi          9       
14.  Kobayashi      7       
15.  Petrov         6       
16.  Alguersuari    3       
17.  Hulkenberg     1       
18.  De la Rosa     1       

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