Van der Garde atto finale: Il pilota rinuncia al volante Sauber

E' stato risarcito e ora spera che il suo caso possa servire per il futuro

Van der Garde atto finale: Il pilota rinuncia al volante Sauber

Giedo Van der Garde ha messo la parola fine alla vicenda che nelle ultime settimane l’ha visto protagonista tra i banchi del tribunale di Victoria, Australia, per un contratto da titolare non mantenuto dalla Sauber.

Come confermato dai suoi legali l’olandese di comune accordo con il team ha accettato di rinunciare al sedile ricevendo indietro un risarcimento in denaro.

“Da pilota appassionato sono molto triste e deluso. Tutta la mia vita finora è stata dedicata al coronamento del sogno F1 – ha dichiarato l’ex Caterham tramite comunicato ufficiale – Speravo perlomeno di riuscire a guidare una vettura da centro gruppo per dimostrare le mie capacità, ma questo desiderio mi è stato negato e il mio futuro nel Circus si è già probabilmente concluso. Avendo ascoltato tante speculazioni a proposito dell’accordo in essere ci tengo a precisare che i miei sponsor avevano pagato tutte le tasse relative al 2015 a metà della stagione precedente. Lo avevamo fatto in buona fede e con la sola intenzione di aiutare la scuderia, che stava attraversando un momento molto difficile a livello finanziario, a sopravvivere. Non comprendo quindi la loro scelta di puntare su altri. Ad ogni modo pur di non cedermi il volante i dirigenti hanno accettato di pagare una somma davvero ingente. Almeno sotto questo aspetto sono contento. Giustizia è stata fatta e i miei diritti sono sati riconosciuti”.

Poi su quanto accaduto in Australia ha specificato: “Ho preferito desistere perché diversamente avrei distrutto la loro prima gara del campionato, le auto sarebbero state poste sotto sequestro, qualcuno dei vertici arrestato e le carriere di Marcus Ericsson e Felipe Nasr rovinate. Anche se non ho colpa non avrei mai potuto convivere con quest’idea”.

Infine un pensiero a chi lo ha affiancato nella battaglia: “Forse bisognerebbe creare delle regole per evitare che qualcun altro si trovi in una simile situazione. Ci sono in giro innumerevoli casi di giovani talenti che non hanno potuto proseguire poiché privi di un supporto. Non tutti hanno avuto la mia fortuna. Spero che questo accaduto possa servire da lezione”.

Il 29enne ha quindi fatto sapere di essere interessato a un posto nel WEC per disputare la 24 H di Le Mans o nel DTM, ovviamente a partire dal 2016.

Chiara Rainis

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