"Nel secondo incidente ci sarebbe stato comunque il contatto. Chiunque altro avrebbe fatto la stessa cosa, non c’era spazio per lui, doveva alzare il piede e fare bene la manovra, ma è stato troppo ottimista"
Il francese arrabbiato con il suo compagno di team per i due incidenti: "Sono sempre calmo, però oggi non lo sono. È pericoloso per noi, per me, lui mi ha messo al muro due volte"
L'esperienza del 2013 gli ha insegnato molto: "Ora capisco perché sono rapido, perché sono lento e dove devo migliorare e cosa devo fare per essere più veloce"