Pagelle GP Austria – Bottas è Flash, Vettel c’è, Ricciardo è una certezza
Fine settimana difficile per Hamilton, delude Raikkonen, fuori alla prima curva Fernando Alonso
Non è stato un GP d’Austria altamente spettacolare, tutt’altro, eppure la gara sui saliscendi di Spielberg è stata in ogni caso gradevole e combattuta, complice il livellamento dei valori in pista e la sfida nei giri finali per le posizioni che contano. Voto alla gara 7.
Valtteri Bottas 10 e lode Dopo aver dato più di una volta l’idea di essere una seconda guida a comando, il finlandese in Austria ha corso con il piglio del leader consumato, impeccabile in qualifica e freddo in gara. Bravo a gestire le gomme anche nel momento più critico, controlla con lucidità l’arrembante Vettel. Una solidità di guida che gli vale la seconda vittoria stagionale (e in carriera), a soli quindici punti in classifica dal suo “capitano”. Lo scatto al semaforo, riflesso fulmineo, forse è più culo che bravura, ma tant’è… FLASH
Sebastian Vettel 9 Encomiabile la pazienza certosina con cui accumula punti su Hamilton, nonostante le tensioni e le polemiche dell’ultima settimana. La SF70H, rivedibile in qualifica, in mano a Seb è una macchina da guerra in gara. Il tedeschino, come a Sochi, sfiora la vittoria, arrivando a tallonare il tignoso nordico della Mercedes dopo un insperato recupero. Ma in una F1 che si gioca sul filo dei millesimi è sempre più difficile vedere un sorpasso all’ultimo giro; a Vettel va il merito di averci provato. DETERMINATO
Daniel Ricciardo 9 La sua costanza di rendimento è impressionante. L’australiano a Spielberg inanella il quinto podio consecutivo, consolidando il quarto posto in campionato. Il tutto con una Red Bull che è la terza forza del lotto. Veloce in qualifica e scafato in gara, approfitta delle incertezze di Raikkonen in partenza per prendersi una terza posizione che difenderà con mestiere e polso fino al traguardo. COMPLETO
Lewis Hamilton 6,5 Va bene la penalità in griglia, ma se il team mate domina il GP, uno come lui dovrebbe quantomeno inventarsi qualcosa, dare spettacolo, prendersi con le buone o con le cattive il podio. Hamilton invece passa tutta la gara a lamentarsi delle gomme, nonostante i crono più che buoni nella parte finale. Non riesce ad impensierire seriamente Ricciardo. Da ottavo a quarto, precede Raikkonen, ma ci si aspettava di più. COMPITINO
Kimi Raikkonen 5 Dei piloti di testa è l’unico a mancare all’appello, l’unico che corre per fatti suoi, senza riuscire a cambiare passo. La strategia di gara probabilmente è penalizzante, ma anche con le gomme più fresche Kimi non avvicina mai chi lo precede, restando in un limbo di malinconia che fa aumentare i dubbi sulla sua consistenza. Il piatto piange e la classifica non è all’altezza; come spiegherà ai vertici della scuderia i 53 punti di distacco dall’omologo Bottas? DELUDENTE
Romain Grosjean 8,5 Il motore evoluto Ferrari fa miracoli, con il ginevrino che torna in grande spolvero, rendendosi autore di un fine settimana praticamente perfetto, con la terza fila conquistata in qualifica e l’ottimo sesto posto sotto la bandiera a scacchi. Una prova di altissimo profilo. GRANITICO
Sergio Perez 7,5 Si toglie lo sfizio di battere sia in prova che in gara il terribile compagno di squadra Ocon, ottenendo un buon settimo posto in una gara senza particolari affanni. DI SOSTANZA
Esteban Ocon 7 Dopo le lavate di capo del team segue a distanza di sicurezza Perez, chiudendo ottavo a sette secondi dal messicano. L’ottavo posto resta un buon piazzamento per la scuderia anglo-indiana, con il diavoletto francese si conferma stabilmente in zona punti. CALMINO
Felipe Massa 8 Da diciassettesimo a nono, tutto ritmo ed esperienza, con il graffio dei quasi venti secondi rifilati a Stroll, tanto per mettere le cose in chiaro… SEMPREVERDE
Lance Stroll 7,5 Continua il periodo di crescita del giovanissimo canadese. Il black-out delle Williams lo condanna alla nona fila, lui corre in fotocopia con il teammate Felipe, risultando però meno incisivo. In ogni caso in Austria arriva il terzo piazzamento consecutivo in zona punti. INVERSIONE DI TENDENZA
Jolyon Palmer 5,5 Chiude per la terza volta negli ultimi quattro GP all’undicesimo posto, quasi una beffa. Eppure dietro l’apparente sfortuna si cela l’enorme difficoltà sul giro secco, con l’inglese che parte troppo spesso dalle retrovie per riuscire a cavare un ragno dal buco in gara. MAI UNA JOLYA
Stoffel Vandoorne 6 Nel mezzo del cammin di nostra vita…Risucchiato nella selva oscura di metà gruppo, passa inosservato. Porta comunque l’auto al traguardo e sembra più in palla del solito sul giro secco. INVISIBILE
Nico Hulkenberg 5 La modalità anti-stallo attivata in partenza gli spezza le gambe. Lo start a rallentatore è l’anticamera di un GP di pura sofferenza, avaro di soddisfazioni. PIANTATO
Pascal Wehrlein 6 Parte dalla pit lane con le gomme supersoft per un cambio di motore. Fa il massimo, infliggendo un ampio distacco al compagno di squadra. DILIGENTE
Marcus Ericsson 4 Dopo una qualifica discreta, in gara becca quasi un giro da Wehrlein, denunciando una certa difficoltà a mandare in temperatura le gomme… SPERDUTO
Daniil Kvyat 3 Davvero non si comprende dove voleva frenare…il drive thru sembra una penalità fin troppo blanda per lo strike (tecnicamente uno split) su Alonso e Verstappen. In questo caso, però, non ci saranno audizioni alla FIA… SCHEGGIA IMPAZZITA
Carlos Sainz 6 Angustiato da problemi tecnici fin dalle prove libere, con tanto di ritiro al quarantaquattresimo giro per un guasto al motore. Un fine settimana da incubo, condito dalle polemiche e gli screzi all’interno del gruppo Red Bull sul suo futuro. Carlos si sente prigioniero del contratto, e Marko non vuole mollare un bravo pilota. ANGOSCIATO
Kevin Magnussen 5,5 Non ha il passo di Grosjean, ma in gara è comunque pimpante, riuscendo a scalare posizioni fino alla zona punti. La Haas potrebbe archiviare un ottimo risultato di squadra, ma l’idraulica della monoposto del danese non è d’accordo… SFORTUNATO
Fernando Alonso 6 Fa il massimo in qualifica (dodicesimo), ma non riesce a percorrere nemmeno una curva in gara, speronato in malo modo da Kvyat. Viene quasi da ridere, ma è un sorriso amaro, sarcastico, triste. IMMERITATO
Max Verstappen 6 Cinque ritiri in nove gare, di cui tre per problemi tecnici e due per incidenti in partenza. Il mondiale del talento olandese può riassumersi così ed è un gran peccato, perché la sua innata aggressività di guida aggiungerebbe spettacolo puro ad un mondiale già bellissimo. TORNERA’
Antonino Rendina
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