Simulatore Bhai Tech, la scienza applicata alla pista

Simulatore Bhai Tech, la scienza applicata alla pista

Il mondo delle corse è sempre più legato alla tecnologia. Ci sono però degli studi e dei progetti che spiccano in maniera particolare e il Bhai Tech Vehicle Science Centre è senza dubbio uno di questi. Nato per volontà di Ferdinando Bada nel giugno del 2012, questo centro posizionato nella provincia padovana promette di diventare un punto di riferimento per l’allenamento dei piloti e lo sviluppo delle auto nel nuovo millennio. Una struttura al cui interno i piloti si possono allenare seguiti da speciali esperti, che ne curano non solo la preparazione tecnica, ma anche quella fisica e mentale. Guidati dal direttore generale Keith Parmar, abbiamo avuto modo di visitare e provare questa struttura, davvero impressionante.


Il fiore all’occhiello di questa struttura, naturalmente, è l’innovativo simulatore di guida 6-DOF, sviluppato in collaborazione con la società olandese Cruden BV (una delle maggiori in questo settore). Entrare nella stanza di questo simulatore, come potete vedere nel nostro servizio, è come avere accesso al centro di allenamento degli astronauti alla NASA. Ci troviamo davanti ad una piattaforma posizionata su numerosi pistoni, il cui compito ovviamente è quello di muovere e rendere il più realistica possibile l’esperienza di guida. L’intero congegno è in grado di riprodurre quasi tutti gli eventi fisici legati ad un giro di pista. Praticamente l’unica cosa non imitabile è l’effetto della forza G, per ovvi motivi. A parte questo, ci troviamo davanti ad un vero gioiello di tecnologia, posizionato davanti ad un imponente schermo con proiettori ad alta risoluzione che vanta un’estensione di 210°, una larghezza di 8 metri e un’altezza di 3. Il tutto per rendere immersiva l’esperienza del pilota.

Il software sviluppato dalla Bhai Tech è quanto di più accurato possibile, essendo stato cablato sui dati provenienti dai vari team motorsport collegati alla società. Sul simulatore è possibile correre su tutti i circuiti europei del campionato di Formula 1 (unica eccezione il Nürburgring), insieme a Singapore, Abu Dhabi, Bahrain e Sepang. La speranza è che questa tecnologia possa sostituire tutti quei test che i recenti cambi di regolamento nel mondo delle corse stanno riducendo sempre di più. Al momento abbiamo potuto vedere solamente la struttura per la simulazione delle monoposto, ma questa è intercambiabile ed è già in preparazione la versione Gran Turismo e, in futuro, anche quelle per altre classi, compresa una variante con la quale le stesse case automobilistiche da strada potrebbero testare le loro nuove idee prima di produrle effettivamente nei loro stabilimenti.

Insomma, il futuro della Formula 1 e del motorsport in generale è sempre più tecnologico. Ora inizia a divenire praticamente virtuale.

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