Renault svela il suo motore di F1 per il 2014

Prima ricostruzione grafica del nuovo V6 turbo

Renault svela il suo motore di F1 per il 2014

Renault Sport ha diramato i primi dettagli del suo nuovo motore da 1.6 litri V6 turbo per la stagione 2014 di Formula 1. L’unità ha già iniziato test intensivi nella fabbrica di Parigi e i risultati sono promettenti.

Nel rendering della rivista Racecar Engineering le prime anticipazioni della futura unità francese: “Ora stiamo facendo girare un V6 e il programma è più o meno in linea con i nostri piani” ha dichiarato Rob White.

“In un certo senso le limitazioni imposte dal regolamento possono essere frustranti” ha spiegato. “Ma è così per tutti. C’è un piccolo numero di decisioni che vengono imposte dalle regole, ma in altre migliaia di cose abbiamo ancora libertà”.

Il regolamento è restrittivo anche in termini di materiali ma alcuni, come il magnesio, sono tornati in applicazioni limitate: “Le regole sui materiali sono ancora piuttosto restrittive ma c’è qualche libertà in più per aiutarci a raggiungere il peso richiesto, che è davvero una sfida. Le testate e il basamento devono ancora essere fatti di alluminio, o in leghe di acciaio, e non possono contenere compositi. Ma ci è permesso usare il magnesio di nuovo per alcuni componenti statici del motore. Come per i V8 anche i V6 avranno un regime limitato. Tuttavia, sebbene il regolamento imponga un regime di 15.000 giri, penso che probabilmente non arriveremo a quel livello perché il gioco dell’efficienza sta nel rendere disponibile la potenza al livello più basso di giri per ragioni di attriti. Il motore girerà probabilmente a 12.000 giri a causa della curva del flusso di carburante sviluppata”.

Il flusso di carburante è un nuovo fattore limitante delle regole: ogni vettura dovrà avere un flusso massimo di 100 Kg/h che sarà monitorato da uno strumento specifico della FIA, fornito probabilmente dalla Gill Sensors.

Anche l’iniezione diretta sarà una grande novità: “L’iniezione diretta non era espressamente vietata dalle regole nei motori precedenti, ma c’era un limite nella pressione del carburante che la rendeva impossibile” ha spiegato White. “E’ un grande cambiamento per noi e beneficeremo dell’esperienza accumulata sulle vetture di serie. Comunque la grande differenza è che i nostri motori girano al 70% in pieno mentre un motore per una vettura stradale no. Inoltre, il nostro consumo di carburante e la nostra prestazione a tavoletta sono cruciali, un qualcosa che non lo è con i motori di serie con iniezione diretta. Le vetture stradali lasciano il motore in vita, ma non possiamo permetterci di usare carburante con l’acceleratore premuto a fondo per raffreddare degli elementi, che è l’approccio classico nei motori per vetture di serie”.

Un’altra grande sfida sarà la reintroduzione dei turbo, per la prima volta dal 1988. Le regole impongono un solo turbocompressore e definiscono anche la sua posizione: “Il turbo può essere posizionato solo davanti o dietro al motore e poiché lo scarico può uscire solo al posteriore della vettura sarei sorpreso se qualcuno posizionasse il turbo davanti al motore ma in questo sport non si può dare nulla per scontato” ha aggiunto White.

Secondo il tecnico gran parte delle vetture in griglia saranno dotate di intercoolers causando problemi ad aerodinamici e progettisti a causa dell’inserimento di nuove prese d’aria per il raffreddamento dell’unità.

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