Red Bull, riunione ad Austin per risolvere il problema motore

Una saga ch’è diventata già barzelletta, un vicolo cieco dal quale bisogna uscire in fretta e furia, rifuggendo la malsana (e costosa) idea di abbandonare il Circus. La Red Bull ad Austin si gioca l’immediato futuro, e non parliamo delle prestazioni – magari buone – delle lattine blu tra le curve del Circuito delle Americhe, quanto di quel 2016 sinora pensato e approcciato senza uno straccio di motore tra le mani.

Helmut Marko, eminenza grigia del mondo bibitaro, è stato perentorio nel dichiarare “Ad Austin ci sarà una riunione importante e sono fiducioso che riusciremo a risolvere questa situazione”.

L’ipotesi più probabile, come già abbiamo scritto, è che Red Bull componga defintivamente la frattura con Renault, continuando con i francesi anche nel 2016. Un indizio in tal senso è dato dal fatto che RBR disporrà in Texas della PU Renault aggiornata. Nel paddock, comunque, di recente si sono sparse voci di un corteggiamento di Milton Keynes alla Honda. Rumor destituiti di ogni fondamento, come tra l’altro testimoniano le a parole di Yasuhisa Arai, responsabile di Honda Motorsport, che sul punto qualche settimana fa fu abbastanza limpido: “Noi come Honda non abbiamo interesse a fornire altre squadre oltre al nostro partner privilegiato McLaren“.

Antonino Rendina

Segui @antorendina