Manor Racing: in tre per un sedile, pazza ipotesi di sette GP a testa…

Una Manor per amica; potrebbe titolarsi così l’ultima idea di Banbury, in cerca di sponsor e con il secondo sedile praticamente in vendita, dopo che il team motorizzato Mercedes si è assicurato le prestazioni del promettente tedesco Pascal Wehrlein.

Il secondo volante dovrebbe essere affidato a Rio Haryanto, pilota indonesiano fortemente appoggiato da sponsor locali e dallo stesso governo del suo paese. Ma ad Haryanto manca ancora una cifra prossima ai tre milioni e mezzo di euro per regalarsi una stagione intera in Formula Uno ed ecco perché non possono escludersi del tutto le candidature di Will Stevens, già titolare nel 2015 per tutto l’anno e Alexander Rossi, cinque GP nel 2015 al posto di Roberto Mehri.

La pazza idea, nemmeno tanto peregrina poi, è che la Manor possa alternare i tre suindicati driver nell’arco dei 21 GP in programma. Sette GP a testa, nessuno escluso e tutti contenti: i piloti che potrebbero correre in F1 e la squadra incassando soldi dagli sponsor. Il costo sarebbe di cinque milioni a testa, che messi insieme farebbero quei famosi quindici milioni che inizialmente erano la somma richiesta dal team per il proprio sedile.

Non è un quadro sportivamente bellissimo quello che si prospetta, soprattutto per una squadra che con i motori Mercedes punterebbe in astratto a fare un salto di qualità verso metà schieramento. Il regolamento sportivo però permette a ciascun team di impiegare nell’arco di una stagione quattro piloti e la Manor potrebbe approfittarne.

Antonino Rendina

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