Il GP del Texas secondo Pirelli

I piloti avranno a disposizione le gomme morbide e medie

Il GP del Texas secondo Pirelli

Inaugurato nel 2012, il Circuito delle Americhe è la 10ª location americana ad aver ospitato un Gran Premio di Formula Uno negli Stati Uniti e, sin dal suo esordio, ha dimostrato di essere estremamente popolare.

La pista è ben nota per i suoi spettacolari cambi di pendenza, fino a 40 metri, e per la particolare Curva 1, un tornante al termine di una salita ripida. Il circuito presenta inoltre un’ampia varietà di curve che riassumono alcuni dei migliori elementi di altri tracciati.

Il clima è variabile, con temperature tendenzialmente calde al pomeriggio ma che tendono a diminuire di sera, rendendo abbastanza difficile una lettura accurata delle condizioni della pista.

Anche quest’anno, come nel 2014, Pirelli ha scelto di portare la combinazione medium-soft.

Paul Hembery, Direttore Motorsport: “Abbiamo optato per due mescole abbastanza versatili in grado di far fronte alle diverse richieste di pista e meteo. Il tempo impiegato in pit lane è ragionevolmente breve; ci aspettiamo quindi una gara piuttosto imprevedibile”.

Le sfide per gli pneumatici:

In totale il tracciato, piuttosto largo per favorire i sorpassi, ha venti curve di vario tipo, compresa una difficile in salita (Curva 1). Si gira in senso antiorario.

Ci sono tre lunghi rettilinei che tendono a raffreddare le gomme. Lo stesso fenomeno si verifica anche in inserimento dei cambi di direzione veloci, quando la mescola deve tornare rapidamente nella corretta temperatura di esercizio.

Si utilizza un carico aerodinamico medio con particolare attenzione al grip meccanico soprattutto nella parte anteriore per facilitare un rapido inserimento in curva. Per il 60% del circuito l’acceleratore è al massimo mentre ci sono dieci frenate: in media con gli altri circuiti.

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