Gran Premio di Italia, Monza: Anteprima ed orari del weekend

Gran Premio di Italia, Monza: Anteprima ed orari del weekend

Il circus della Formula 1 si avvia verso la volata finale, il prossimo weekend si disputerà il Gran Premio d’Italia sull’Autodromo di Monza e come da tradizione al termie del Gran Premio, il carrozzone a quattro ruote saluterà l’Europa per le ultime tappe tra Asia e Sud America.

Si giunge a Monza dopo un’eccitante Gran Premio del Belgio caratterizzato dalla pioggia nelle prime ed ultime fasi; dal chaos è uscito vincitore Lewis Hamilton dopo alcune gare in sordina in cui la McLaren era sembrata cedere il passo alle rivali. A completare il podio Mark Webber e Robert Kubica.

Male le Ferrari incappate in un weekend negativo fin dalle qualifiche: Alonso sbaglia il primo tentativo della Q3, quando scende in pista per il secondo ecco la pioggia che gli impedisce di migliorare, risultato: ottavo in griglia. Leggermente meglio Massa partito quarto.

In gara le prestazioni della Rossa sono state abbastanza anonime con la ciliegina finale del ritiro di Alonso negli ultimi giri, causato da un testacoda dopo aver toccato un cordolo bagnato dalla pioggia che scendeva ormai copiosa.

Piccolo giallo durante la partenza: un video amatoriale ha ripreso Felipe Massa che al momento di schierarsi in griglia ha posizionato la sua vettura alcuni metri più avanti rispetto alla sua piazzola. Tutto è passato sotto silenzio, anche se in verità durante la telecronaca della gara l’ex pilota Martin Brundle (ora collaboratore della BBC) aveva subito fatto notare la cosa. La FIA ha promesso indagini in merito.

Oltre al non piacevole weekend belga il Cavallino deve anche fare i conti con il Consiglio Mondiale della FIA convocato a Parigi per il prossimo 8 Settembre, in cui si discuterà dell’ordine di scuderia dato da Domenicali nel corso del Gran Premio di Germania quando Massa fu costretto a farsi da parte per lasciar passare Alonso. La Ferrari rischia da una multa ad una severa sanzione.

Negli ultimi giorni si è anche tornati a parlare delle gomme per la prossima stagione. La Pirelli, nuovo fornitore, ha infatti effettuato una ulteriore sessione di test sul circuito Paul Ricard di Le Castellet nel sud della Francia; il direttore del motorsport della Pirelli, Hembery ha parlato di “risultati oltre le aspettative”. Nel contempo la casa italiana ha anche fatto sapere che a fine 2010 lascerà il mondiale Rally per dedicarsi completamente alla nuova avventura della Formula 1.

Il Gran Premio d’Italia è una gara storica, letteralmente, così come è storico l’Autodromo di Monza. Il circuito fu costruito nel 1922, si tratta del secondo circuito permanente più antico del mondo ancora esistente, dopo il mitico catino di Indianapolis, costruito nel 1909. Monza è la sede storica del Gran Premio d’Italia, tuttavia in quattro occasioni la gara fu disputata su altri circuiti: nel 1921 la prima edizione si svolse a Brescia, mentre nel 1937 fu trasferita sul tormentato circuito di Livorno, per tentare di favorire le vetture italiane (Alfa e Maserati) in debito di potenza contro le avversarie tedesche dominanti (Mercedes e Auto Union).

Nel dopoguerra, infine, furono Milano e Torino a ospitare il Gran Premio d’Italia, rispettivamente nel ’47 e ’48, mentre dal 1949 si tornò stabilmente a Monza. Da allora il veloce tracciato brianzolo è stato sempre sede del Gran Premio nazionale a eccezione del 1980, quando si gareggiò a Imola.

Fino ai primi anni ’60 la pista veniva spesso utilizzata in concomitanza all’anello ovale sopraelevato, che non fu più usato dal 1961, anno in cui avvenne il tragico incidente di Von Trips, che provocò anche la morte di 14 spettatori. E a proposito di spettatori, sono note le invasioni di pista da parte del pubblico a fine gara, soprattutto se vince una Ferrari, una consuetudine definitivamente codificata nel 1970 quando trionfò il quasi esordiente Regazzoni, svizzero ma di lingua italiana.

Purtroppo, sul circuito di Monza spesso sono avvenuti anche incidenti mortali: oltre a Von Trips, ricordiamo la morte di Rindt nel ’70 (il giorno prima della vittoria di Regazzoni) e di Peterson nel ’78. L’incidente più grave fu nel 1928 quando il pilota Emilio Materassi finì in mezzo al pubblico rimanendo ucciso insieme a 30 spettatori.

Per la sua collocazione nel calendario, Monza rappresenta spesso un punto di selezione e di svolta nelle vicende del campionato mondiale. Moltissime volte, anzi, il titolo si è deciso matematicamente qui, l’ultima volta fu nel 1979, quando la Ferrari fece doppietta con Scheckter e Villeneuve, vincendo il titolo piloti col sudafricano, prima del ventennale digiuno rotto da Schumacher.

Nel 1988 resta storica la doppietta ferrarista di Berger e Alboreto a pochi giorni dalla morte del mitico fondatore della scuderia, Enzo Ferrari. E non si può dimenticare l’edizione del 2008: Sebastian Vettel sulla piccola Toro Rosso è diventato il più giovane poleman e vincitore della storia della Formula 1.

Dopo Monza la Formula 1 lascierà l’Europa per le ultime tappe tra Asia e Sud America. Riconfermata la notturna di Singapore, dopo Suzuka, i bolidi a quattro ruote approderrano ad Yeongam per l’inedito Gran Premio della Corea del Sud. Proprio riguardo a questa gara negli ultimi mesi si sono rincorse voci che fino all’ultimo ne hanno messo in dubbio l’effettiva presenza in calendario. Si parlava, infatti, di impianto non pronto, e al proposito la FIA condurrà presto un’ispezione con dei suoi delegati per verificare l’effettivo stato dei lavori.

Il mondiale quindi si avvia alla fase decisiva e la lotta sebbene abbastanza aperta sulla carta, sembra esssersi ridotta a Lewis Hamilton, Mark Webber e Sebastian Vettel, con quest’ultimo sempre più coinvolto in errori grossolani ed incidenti evitabili. Lotta a due anche nel mondiale costruttori con Red Bull e McLaren separate da appena un punto, molto più distante la Ferrari.

Sebbene a Maranello non abbiano perso le speranze ormai solo la matematica concede ancora chances alla casa italiana e sinceramente sarebbe ora che il Cavallino inizi a porsi qualche domanda su una gestione non proprio perfetta, per usare un eufemismo, della stagione 2010, anche alla luce delle scelte fatte nel 2009. I tifosi a questo punto si aspettano un duro e lungo inverno di lavoro per un 2011 nettamente migliore.

In occasione del Gran Premio d’Italia, la RAI ha comunicato una notizia che di sicuro farà felici i tanti appassionati del nostro paese: la tv pubblica infatti ha fatto sapere di aver acquistato, per questo weekend, i diritti di trasmissione delle prove libere che saranno trasmesse sul canale digitale terrestre Rai Sport 1.

Domenico Della Valle – Francesco Ferrandino

INFO
Lunghezza del circuito: 5,793 km
Giri da percorrere: 53
Distanza totale: 306,720 km
Numero di curve: 11 – 7 a destra, 4 a sinistra
Mescole Bridgestone: medie/dure

RECORD
Giro prova: 1:19.525 – J Montoya – Williams BMW – 2004
Giro gara: 1:21.046 – R Barrichello – Ferrari – 2004
Distanza: 1h14:19.838 – M Schumacher – Ferrari – 2003
Vittorie pilota: 5 – M Schumacher
Vittorie team: 17 – Ferrari
Pole pilota: 5 – J Fangio, A Senna
Pole team: 18 – Ferrari
Km in testa pilota: 1.386 – A Ascari
Km in testa team: 7.120 – Ferrari
Migliori giri pilota: 3 – P Hill, J Clark, C Regazzoni, A Senna, M Hakkinen, K Raikkonen
Migliori giri team: 18 – Ferrari
Podi pilota: 8 – M Schumacher
Podi team: 59 – Ferrari
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Albo d’oro
01. 1950 N Farina – Alfa Romeo
02. 1951 A Ascari – Ferrari
03. 1952 A Ascari – Ferrari
04. 1953 J Fangio – Maserati
05. 1954 J Fangio – Mercedes
06. 1955 J Fangio – Mercedes
07. 1956 S Moss – Maserati
08. 1957 S Moss – Vanwall
09. 1958 T Brooks – Vanwall
10. 1959 S Moss – Cooper Climax
11. 1960 P Hill – Ferrari
12. 1961 P Hill – Ferrari
13. 1962 G Hill – BRM
14. 1963 J Clark – Lotus Climax
15. 1964 J Surtees – Ferrari
16. 1965 J Stewart – BRM
17. 1966 L Scarfiotti – Ferrari
18. 1967 J Surtees – Honda
19. 1968 D Hulme – McLaren Ford
20. 1969 J Stewart – Matra Ford
21. 1970 C Regazzoni – Ferrari
22. 1971 P Gethin – BRM
23. 1972 E Fittipaldi – Lotus Ford
24. 1973 R Peterson – Lotus Ford
25. 1974 R Peterson – Lotus Ford
26. 1975 C Regazzoni – Ferrari
27. 1976 R Peterson – March Ford
28. 1977 M Andretti – Lotus Ford
29. 1978 N Lauda – Brabham Alfa Romeo
30. 1979 J Scheckter – Ferrari
31. 1980 N Piquet – Brabham Ford
32. 1981 A Prost – Renault
33. 1982 R Arnoux – Renault
34. 1983 N Piquet – Brabham BMW
35. 1984 N Lauda – McLaren TAG
36. 1985 A Prost – McLaren TAG
37. 1986 N Piquet – Williams Honda
38. 1987 N Piquet – Williams Honda
39. 1988 G Berger – Ferrari
40. 1989 A Prost – McLaren Honda
41. 1990 A Senna – McLaren Honda
42. 1991 N Mansell – Williams Renault
43. 1992 A Senna – McLaren Honda
44. 1993 D Hill – Williams Renault
45. 1994 D Hill – Williams Renault
46. 1995 J Herbert – Benetton Renault
47. 1996 M Schumacher – Ferrari
48. 1997 D Coulthard – McLaren Mercedes
49. 1998 M Schumacher – Ferrari
50. 1999 H Frentzen – Jordan Mugen Honda
51. 2000 M Schumacher – Ferrari
52. 2001 J Montoya – Williams BMW
53. 2002 R Barrichello – Ferrari
54. 2003 M Schumacher – Ferrari
55. 2004 R Barrichello – Ferrari
56. 2005 J Montoya – McLaren Mercedes
57. 2006 M Schumacher – Ferrari
58. 2007 F Alonso – McLaren Mercedes
59. 2008 S Vettel – Toro Rosso Ferrari
60. 2009 R Barrichello – Brawn GP Mercedes
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Orari del Gran Premio d’Italia

Venerdì 10 Settembre
10:00-11:30 Prove Libere 1 – Rai Sport 1
14:00-15:30 Prove Libere 2 – Rai Sport 1

Sabato 11 Settembre
11:00-12:00 Prove Libere 3 – Rai Sport 1
14:00-15:00 Qualifiche – Rai Due

Domenica 12 Settembre
14:00 Gara – Rai Uno

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