Gran Premio di Germania 2014, Hockenheim: Anteprima e Orari del Weekend

Gran Premio di Germania 2014, Hockenheim: Anteprima e Orari del Weekend

Orari

Venerdì 18 Luglio

Libere 1: 10:00-11:30 (Sky Sport F1 HD)

Libere 2: 14:00-15:30 (Sky Sport F1 HD)

Sabato 19 Luglio

Libere 3: 11:00-12:00 (Sky Sport F1 HD)

Qualifiche: 14:00 (Sky Sport F1 HD)

Domenica 20 Luglio

Gara: 14:00   ̶   67 giri  ̶  306,458km (Sky Sport F1 HD)

Diretta:  SKY Sport F1 HD (differita integrale del gran premio su canali Rai: per maggiori informazioni giovedì sera pubblicheremo l’anteprima flash con orari aggiornati)

Gara Precedente

Podio:

Lewis Hamilton: finalmente la ruota della fortuna è girata dalla parte dell’inglese,  proprio al Gp più adatto. Il weekend di Lewis non è decisamente perfetto,  in qualifica a causa di una strategia sbagliata si ritrova a partire in quinta posizione ,  osservando ancora una volta il suo compagno là davanti a tutti. La domenica é un’altra storia,  e il pilota della Mercedes va a prendersi il trionfo tra il tripudio dei fan,  complice il primo fail della vettura gemella che costringe Rosberg ad interrompere la sua striscia positiva che durava da inizio stagione. Ora i punti di distacco dal leader del campionato sono solo 4 e un campionato che stava prendendo una strada a senso unico si è riaperto completamente. Viva lo spettacolo.

Valtteri Bottas: semplicemente una gara fantastica,  dalle retrovie fino alla seconda posizione, dimostra ancora una volta la grande competitività delle Williams. Solamente l’unico neo del weekend è la pessima qualifica (fuori in Q1). Per il resto il finlandese sta facendo vedere prestazioni sempre al top e da pilota esperto,  portando a casa dei risultati importanti per la squadra (due podi della Williams di fila non si vedevano da tempo). Valtteri sta lasciando alle spalle il suo compagno di squadra colpito da svariati guai, tuttavia alla fine é la classifica che parla.

Daniel Ricciardo: Sempre lui. Sempre più concreto con l’andare della stagione. Ancora una volta sul podio,  e ancora una volta aumenta il divario di punti dai suoi più diretti inseguitori,  Alonso e dal suo compagno di squadra Vettel. Qualificatosi nella top ten al sabato,  ma non certo in una straordinaria posizione,  alla domenica riesce a dare il meglio di sé e riesce a chiudere la gara sul podio. Un’altra prestazione importante per l’australiano, che zitto zitto sta entrando di diritto nel range dei piloti più forti del lotto. Ora vedremo cosa potrà ottenere in Germania, nella gara del giro di boa.

1 Top:

Fernando Alonso: il sabato di Silverstone é la Caporetto della Ferrari,  e Fernando si qualifica in una posizione da pianto: diciannovesimo. Alla domenica sbaglia il posizionamento sulla piazzola di partenza,  e per questo rimedia una penalità di 5 secondi da scontare ai box prima del pit. Questo non ferma la sua grande rimonta a suon di sorpassi la quale si ferma solamente dopo avere combattuto per giri memorabili con Vettel. Entrambi i piloti in questo duello si sono lamentati reciprocamente per i track limits,  ma hanno dato vita allo stesso modo ad un gran bel duello,  uno di quegli episodi che tengono ancora incollati i fan alla televisione. Fia, do you understand the message?

1 Flop:

Sebastian Vettel: consideriamo il duello con Alonso, sì, tuttavia consideriamo anche la sua posizione di partenza – secondo – e consideriamo la posizione d’arrivo,  ancora una volta alle spalle del compagno di squadra. Si vede come il weekend di Sebastian sia stato salvato esclusivamente da quei giri spettacolari passati a lottare con lo spagnolo della Ferrari. Per il resto la prestazione del tedesco non è stata nulla di eccezionale, anzi,  parecchio sottotono. Ora vedremo se nella gara di casa riuscirà a riscattare le sue ultime prestazioni abbastanza deludenti e magari conquistare la seconda vittoria stagionale per la Red Bull. Ormai l’ultimo suo successo risale allo scorso anno in Brasile. Sembra un po’ troppo per il quattro volte campione del mondo che sembra aver perso la serenità di una volta.

 

Circuito

Nome:  Hockenheimring

Luogo: Hockenheim, Land Baden Wüttemberg, Germania

Costruzione: Il progetto e la prima pista risalgono agli anni trenta. Inizialmente lungo 12 kilometri, il tracciato ha subito numerose modifiche nel corso degli anni, anche per garantire una maggiore sicurezza ai piloti (non sono mancati infatti degli incidenti mortali su questa pista, come quello di Jim Clark o Patrick Depailler). Il circuito attuale è frutto di drastiche modifiche effettuate nel 2002, in nome del maggiore spettacolo e di un maggior numero di giri a gara. Il vecchio tracciato è stato smantellato tra le proteste degli appassionati.

Distanza a giro: 4,574km

Numero di curve: 17

Senso di marcia: orario

3 Migliori Parti: Curva 1, Nordkurve: non una vera curva, ma una piega abbastanza accentuata verso destra, in cui gioca un ruolo fondamentale avere una buona traiettoria in entrata, per avere la migliore velocità di percorrenza. Curva 6, Harpin: dopo un velocissimo tratto di pista che piega verso sinistra si affronta questo strettissimo tornantino verso destra. Si tratta sicuramente del miglior punto in cui sferrare un attacco. Curva 12, Mobil 1: è la curva che introduce nell’ultimo tratto del tracciato, nonché quello più lento e guidato. Questa curva verso destra si affronta in quarta marcia a 200 km/h: la traiettoria è essenziale per non finire fuori pista rischiando un testacoda in un punto abbastanza pericoloso della pista.

Stress Meccanico: Il circuito di Hockenheim è caratterizzato da velocità medio basse, e gli pneumatici sono sottoposti molto spesso a pattinamento in uscita di curva e a bloccaggi in entrata, e questo provoca elevate temperature sulla superficie della gomma. La frenata più importante è quella del tornantino dove gli pneumatici devono garantire una buona stabilità nonostante le sconnessioni dell’asfalto. I freni vengono utilizzati per il 13% del giro, e l’aspetto più importante è scegliere le giuste prese d’aria per raffreddare al meglio l’impianto frenante.

Scelta Gomme: PZERO RED SUPERSOFT  e PZERO YELLOW SOFT

Zona DRS: nella parte di pista tra curva 4 e curva 6, la cosiddetta Parabolika, con detection point appena dopo la curva 4.

Edizioni Precedenti

Ultime 3 Edizioni:

Edizione 2011: le tre sessioni di prove libere si svolgono tutte con cielo sereno o parzialmente nuvoloso e pista asciutta. Nelle FP1 è Fernando Alonso su Ferrari a stampare il miglior crono, mentre nelle FP2 ed FP3 si impongono i piloti Red Bull Mark Webber e Sebastian Vettel. Qualifiche: si abbassano di molto le temperature (14° C quella atmosferica, 22° C quella dell’asfalto), per cui occorre montare gomme soft per poter accedere alla Q3 e guadagnarsi la pole, ottenuta da Webber con il tempo di 1’30’’079 (nona per lui in Formula Uno), battendo Lewis Hamilton (McLaren – Mercedes), Sebastian Vettel e Fernando Alonso. Gara: brutto spunto per le due Red Bull, con Webber che viene sorpassato da Hamilton ed insidiato da Alonso, autore di un sorpasso ai danni di Vettel, il quale pochi giri più tardi finisce in testacoda dopo un passaggio su erba sintetica. Contatto al decimo giro tra Sébastien Buemi e Nick Heidfeld, dove quest’ultimo ha la peggio ed è costretto al ritiro per insabbiamento dopo aver perso l’ala anteriore. Nel frattempo Massa riesce a liberarsi di Rosberg (Mercedes) e portarsi quarto, mentre i tre battistrada se le danno di santa ragione: Webber attacca Hamilton che gli risponde con un controsorpasso lungo il rettilineo principale. Prima tornata di cambi al 14° giro, dove passa in testa Massa che non è ancora rientrato, mentre dietro Webber è più veloce di Hamilton ed Alonso ai box, precedendoli in uscita. Passano altri quindici giri e sembra essere Alonso a cogliere il vantaggio sui diretti inseguitori dopo il secondo stint, ma Hamilton con gomme più calde lo sorpassa e prende la leadership. Al terzo cambio gomme è ancora l’inglese ad essere davanti e cogliere così il 16° successo personale davanti ad Alonso e Webber, mentre quarto è Vettel che ha la meglio su Massa in quanto il brasiliano viene rallentato ai box da problemi tecnici. Bel gesto di Webber che accompagna Alonso ai box dopo che l’asturiano ha parcheggiato la propria monoposto lungo il tracciato.

Edizione 2012: il venerdì è la pioggia a condizionare i tempi dei piloti e delle rispettive vetture, con Button (McLaren – Mercedes) miglior tempo nelle FP1 e Pastor Maldonado (Williams – Renault) nelle FP2; con pista asciutta è invece Fernando Alonso (Ferrari) a far segnare il giro veloce nelle FP3 del sabato. Qualifiche: con le previsioni che danno pioggia tutti i piloti scendono fin da subito in pista e nelle Q2 si hanno eliminazioni importanti come quelle di Felipe Massa (Ferrari) e Nico Rosberg (Mercedes). Al termine della Q3, con pista bagnata, è Alonso ad ottenere la pole position staccando nettamente tutti con il tempo di 1’40’’621 e conquistando la seconda pole consecutiva. Dietro di lui si posizionano le due Red Bull di Vettel e Webber, quarto tempo per un tenace Michael Schumacher su Mercedes. Gara: la domenica mattina i tempi delle due Red Bull vengono cancellati, infatti secondo la FIA la mappatura delle centraline sarebbe non regolamentare, ma interviene Adrian Newey che convince i commissari del non infrangimento delle regole. Il tempo è soleggiato e la pista asciutta, tutte le vetture scattano regolarmente ed Alonso mantiene il comando, mentre dietro Webber perde parecchie posizioni. A centro gruppo devono fermarsi per riparazioni Massa, Bruno Senna e Romain Grosjean, mentre Hamilton a pochi giri dalla partenza deve cambiare gomme in seguito ad una foratura. Dal nono al ventesimo giro tutti i piloti entrano ai box per il consueto cambio gomme ed Alonso è ancora una volta in testa a tutti, mentre dietro si fa notare Button con due sorpassi su Nico Hülkenberg e Michael Schumacher, portandosi terzo alle spalle di Vettel. Anche Kimi Rӓikkӧnen supera i due tedeschi portandosi quarto. Vettel sembra poter insidiare Alonso ma dopo il secondo cambio gomme è Button a soffiargli il secondo posto, che viene ripreso in maniera irregolare in quanto il tedesco pone tutte e quattro le ruote fuori dalla linea di delimitazione. Vince così Fernando Alonso su Jenson Button e Kimi Rӓikkӧnen, quarto è Kamui Kobayashi su Sauber – Ferrari mentre Vettel, penalizzato, è sesto.

Edizione 2013: si risolve la controversia sul caso Pirelli con il ritorno a strutture in kevlar ed un maggior controllo riguardo la pressione dei pneumatici e la loro inversione sinistra – destra da parte della FIA; si corre, come consueta alternanza, al Nürburgring il quale aveva visto la sua presenza quasi sfumare per mancanza di fondi. Prove libere: il duo Mercedes Hamilton – Rosberg si impone nella prima sessione del venerdì, mentre nella seconda è la Red Bull con Sebastian Vettel a far registrare il miglior tempo; infine nelle FP3 del sabato è ancora Vettel il più veloce davanti a Rosberg. Qualifiche: in Q2 esce a sorpresa Rosberg, mentre in Q3 il suo compagno di scuderia Hamilton agguanta a sorpresa la pole position battendo le due Red Bull e le due Lotus di Rӓikkӧnen e Grosjean, settima ed ottava le due Ferrari di Massa ed Alonso. Gara: Hamilton in partenza nulla può contro la supremazia Red Bull e deve lasciar loro strada, mentre dietro Massa è autore di un sorpasso ai danni di Daniel Ricciardo (Toro Rosso – Ferrari). Tuttavia il brasiliano sarà costretto al ritiro in seguito ad un testacoda tre giri più tardi. Al sesto giro comincia il primo cambio gomme con Hamilton, Vettel, il duo Lotus e Webber. Sulla vettura dell’australiano però una ruota viene fissata male ed alla ripartenza si stacca colpendo in pieno un cameraman, il quale rimane lieve,ente ferito. Webber perde così altro tempo ai box mentre Vettel conduce tranquillamente davanti alle due auto nere – oro. Paura al 22° giro quando la vettura di Bianchi, parcheggiata sull’erba in seguito al cedimento del propulsore, lasciata in folle entra in pista attraversandola, fortunatamente senza conseguenze, ma ciò causa l’entrata della Safety Car per ben 7 giri. Alla ripartenza poco cambia nelle prime tre posizioni se non i distacchi: sulla linea del traguardo vince Vettel con Kimi ad un secondo da lui, terzo Grosjean  inseguito a due secondi di distanza da un Alonso in rimonta.

Migliore Edizione Per Gli Autori:

Edizione 1976: nella prima giornata di prove il miglior tempo viene fatto da James Hunt. Il suo diretto inseguitore, Niki Lauda, fa segnare il secondo tempo, davanti a Patrick Depailler, Hans – Joachim Stuck e Clay Regazzoni. Il sabato una leggera pioggia disturbò le prove, tanto che nessuno dei piloti di testa riuscì a migliorare il proprio tempo. Hunt conquistò così la pole numero 5  davanti proprio a Lauda. Gara:  La pioggia fa la sua apparizione sul tracciato pochi minuti prima della partenza, posticipata per la necessità di riparare delle protezioni lungo il tracciato essendo danneggiate. Tutti i piloti scelsero così gomme da bagnato. Alla partenza il comando della gara viene preso da Regazzoni, mentre parte male Lauda che si scivola in ottava posizione. Al termine della prima tornata molti piloti decidono di cambiare gli pneumatici per passare a quelli da asciutto, tranne il battistrada Ronnie Peterson e  Regazzoni.  Il dramma accade al secondo giro quando  Lauda sbanda alla Bergwerk, perdendo il controllo della sua Ferrari. La vettura parte verso destra, colpisce la nuda roccia a lato del circuito e rimbalza in mezzo alla pista prendendo fuoco: viene colpita dalla vettura di Harald Ertl e da quella di Brett Lunger.  I piloti che nel frattempo giungevano sulla scena scesero dalle loro vetture e riuscirono a estrarre Lauda dalla vettura a fuoco, tra cui l’italiano Arturo Merzario. Lauda, con brutte ferite e ustioni, viene portato immediatamente con l’elicottero all’ospedale, dove lotterà tra la vita e la morte nei giorni seguenti. Alla ripartenza, due ore più tardi, non è concesso utilizzare il muletto, mentre Chris Amon decide di non scendere in pista per l’assenza di sicurezza lungo il tracciato. A vincere alla fine è James Hunt su McLaren che senza il diretto rivale Lauda ed  il ritiro di un ottimo Peterson ha strada spianata, distaccando di oltre venti secondi Jody Scheckter (Tyrrell – Cosworth) ed il compagno di squadra Jochen Mass. Sarà questa l’ultima edizione di Formula Uno corsa sulla Nordschleife.

Migliore Edizione Per I Lettori:

Con il 25% dei voti ecco l’edizione da voi scelta.

Edizione 2004: nelle qualifiche è Michael Schumacher a dominare con la Ferrari, conquistando la pole nel Gp di casa, dietro di lui parte Juan Pablo Montoya (Williams – BMW) staccato di quasi 4 decimi di secondo a causa di un errore nell’ultimo settore. Terzo sarebbe dovuto partire Button su BAR – Honda, ma la sostituzione del cambio lo fa retrocedere di 10 posizioni, lasciando la seconda fila ai due della McLaren – Mercedes, Kimi Rӓikkӧnen e David Coulthard. Gara: il poleman Schumacher scatta bene mantenendo la testa della corsa mentre dietro di lui si posiziona un sorprendente Alonso che dalla quinta casella riesce a sorpassare i due della McLaren e Montoya, il quale a sua volta è autore di una pessima partenza che lo relega in settima posizione. Un contatto tra Coulthard e Barrichello costringe il brasiliano a rientrare ai box per sostituire il musetto danneggiato, un giro più tardi Rӓikkӧnen sorpassa Alonso e tenta di colmare il gap con il leader della corsa mentre Montoya si porta sesto avendo ragione di Webber. Al nono giro comincia il valzer dei pit stop con Alonso ad aprire le danze, poi Schumacher ed infine Kimi, il quale fa segnare il giro veloce in gara e sembra poter raggiungere il tedesco. Tuttavia deve dire addio ai suoi sogni a causa del cedimento dell’alettone posteriore al tredicesimo giro, che fa schiantare la monoposto contro le barriere; fortunatamente il finlandese ne esce illeso. Al 21° passaggio fuoripista di Montoya, di cui se ne avvantaggia Button portandosi quarto. Grazie all’ottima strategia di gara l’inglese riesce a guadagnare anche la terza posizione dopo la seconda sosta ai box in cui l’ultimo a rientrare era stato proprio lui. Sorpassato Coulthard accenna ad un duello con Alonso, ma lo spagnolo non lascia spazio e Button deve rinunciare all’attacco diretto; si va così alla terza sosta. È il pilota Renault ad essere ancora davanti, ma avrà vita breve: al 52° giro Button riesce a soffiargli la seconda posizione e guadagnare in breve tempo un certo margine atto a garantirgli il secondo gradino del podio. Vince quindi Schumacher davanti ad uno strepitoso Button (da 13° a 2°) ed a Fernando Alonso che negli ultimi giri deve guardarsi da Coulthard, riuscendo a portare a casa la terza piazza.

Pronostici di F1GrandPrix.it

A Silverstone è stato Nico a ritirarsi e Lewis a vincere in casa, si invertiranno le parti ora che si corre in terra tedesca? Noi speriamo in un duello diretto nel buon nome della Formula Uno! Togliendo ora le due extraterrestri Mercedes, dietro sembra poter accendersi un interessante duello tra Red Bull, Williams e Ferrari (qualifiche disastrose a parte), mentre aspettiamo conferme da parte di Force India e soprattutto di McLaren, la più dormiente del lotto che potrebbe giocarsela per la parte alta della Top 10.

RECORD

Giro in Prova: 1:13.780 – K Raikkonen – McLaren – 2004

Giro gara: 1:29.468 – M Schumacher – Ferrari – 2004
Distanza: 1h32:35.101 – M Schumacher – Ferrari – 2004
Vittorie pilota: 4 – M Schumacher
Vittorie team: 21 – Ferrari
Pole pilota: 4 – J Clark, J Ickx
Pole team: 18 – Ferrari
Migliori giri pilota: 4 – M Schumacher
Migliori giri team: 17 – Ferrari
Podi pilota: 7 – M Schumacher
Podi team: 51 – Ferrari

Albo d’oro

  1. 1926 R Caracciola – Mercedes
  2. 1927 O Merz – Mercedes
  3. 1928 R Caracciola, C Werner – Mercedes
  4. 1929 L Chiron – Bugatti
  5. 1931 R Caracciola – Mercedes
  6. 1932 R Caracciola – Alfa Romeo
  7. 1934 H Stuck – Auto Union
  8. 1935 T Nuvolari – Alfa Romeo
  9. 1936 B Rosemeyer – Auto Union
  10. 1937 R Caracciola – Mercedes
  11. 1938 R Seaman – Mercedes
  12. 1939 R Caracciola – Mercedes
  13. 1950 A Ascari – Ferrari
  14. 1951 A Ascari – Ferrari
  15. 1952 A Ascari – Ferrari
  16. 1953 N Farina – Ferrari
  17. 1954 J Fangio – Mercedes
  18. 1956 J Fangio – Ferrari
  19. 1957 J Fangio – Maserati
  20. 1958 T Brooks – Vanwall
  21. 1959 T Brooks – Ferrari
  22. 1960 J Bonnier – Porsche
  23. 1961 S Moss – Lotus Climax
  24. 1962 G Hill – BRM
  25. 1963 J Surtees – Ferrari
  26. 1964 J Surtees – Ferrari
  27. 1965 J Clark – Lotus Climax
  28. 1966 J Brabham – Brabham Repco
  29. 1967 D Hulme – Brabham Repco
  30. 1968 J Stewart – Matra Ford
  31. 1969 J Ickx – Brabham Ford
  32. 1970 J Rindt – Lotus Ford
  33. 1971 J Stewart – Tyrrell Ford
  34. 1972 J Ickx – Ferrari
  35. 1973 J Stewart – Tyrrell Ford
  36. 1974 C Regazzoni – Ferrari
  37. 1975 C Reutemann – Brabham Ford
  38. 1976 J Hunt – McLaren Ford
  39. 1977 N Lauda – Ferrari
  40. 1978 M Andretti – Lotus Ford
  41. 1979 A Jones – Williams Ford
  42. 1980 J Lafitte – Ligier Ford
  43. 1981 N Piquet – Brabham Ford
  44. 1982 P Tambay – Ferrari
  45. 1983 R Arnoux – Ferrari
  46. 1984 A Prost – McLaren TAG
  47. 1985 M Alboreto – Ferrari
  48. 1986 N Piquet – Williams Honda
  49. 1987 N Piquet – Williams Honda
  50. 1988 A Senna – McLaren Honda
  51. 1989 A Senna – McLaren Honda
  52. 1990 A Senna – McLaren Honda
  53. 1991 N Mansell – Williams Renault
  54. 1992 N Mansell – Williams Renault
  55. 1993 A Prost – Williams Renault
  56. 1994 G Berger – Ferrari
  57. 1995 M Schumacher – Benetton Renault
  58. 1996 D Hill – Williams Renault
  59. 1997 G Berger – Benetton Renault
  60. 1998 M Hӓkkinen – McLaren Mercedes
  61. 1999 E Irvine – Ferrari
  62. 2000 R Barrichello – Ferrari
  63. 2001 R Schumacher – Williams BMW
  64. 2002 M Schumacher – Ferrari
  65. 2003 J Montoya – Williams BMW
  66. 2004 M Schumacher – Ferrari
  67. 2005 F Alonso – Renault
  68. 2006 M Schumacher – Ferrari
  69. 2008 L Hamilton – McLaren Mercedes
  70. 2009 M Webber – Red Bull Renault
  71. 2010 F Alonso – Ferrari
  72. 2011 L Hamilton – McLaren Mercedes
  73. 2012 F Alonso – Ferrari
  74. 2013 S Vettel – Red Bull Renault

 

Matteo Bramati, Andrea Villa

 

Fonti: Brembo, Pirelli.

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