GP Spagna: Analisi del weekend di Barcellona

Il bilancio del finesettimana spagnolo

GP Spagna: Analisi del weekend di Barcellona

Il Gran Premio di Spagna non è certo stato spettacolare ma neanche privo di spunti di interesse e di emozioni, con i vari team che hanno portato molti aggiornamenti importanti sulle loro monoposto.

La Mercedes si conferma come assoluta dominatrice di questo mondiale. Il divario tecnico con tutti gli altri è abissale, tanto da far ricordare la super Mclaren motorizzata Honda di fine anni ottanta. Hamilton regola Rosberg sia in qualifica che in gara, parte bene e non molla la prima posizione tranne che durante i pit-stop. Rosberg riesce a rimontare e a impensierire il pilota inglese nelle battute finali di gara, con un Lewis che è stato forse autore di una gestione degli pneumatici non troppo perfetta. Proprio per questo motivo, nonostante Lewis Hamilton si stia dimostrando superiore al compagno di squadra Nico Rosberg, questo mondiale dovrà sudarselo dal momento che a meno di incidenti al via o problemi tecnici, è inevitabile che le due frecce argento firmino una doppietta ad ogni gara. Quindi nonostante tutto, il vincitore del mondiale non è scontatissimo per la gioia di chi segue questo sport.

La Red Bull ha dimostrato di essere la seconda forza di questo mondiale. Certo che prendere 48 secondi dal primo è pesante considerando che qualche mese fa era la creatura di Newey ad infliggere questi pesanti distacchi. Ci stiamo abituando ad un ottimo Daniel Ricciardo che è finito ancora a podio. Grandissima la gara di Sebastian Vettel che ha fatto un grande rimonta partendo dalla quindicesima posizione fino al quarto posto finale. E’ difficile giudicare se il nuovo telaio abbia agevolato il tedesco visto il week end molto sfortunato che ha appena passato, aspettiamo la gara di Montecarlo per ulteriori conferme.

E’ una Williams a due facce quella che esce dopo il gran premio di Spagna. C’è quella sorridente di Bottas e quella imbronciata di Massa. Il primo si è piazzato quinto grazie ad un’ottima gara e a una partenza che gli ha permesso di essere in terza posizione dopo le prime curve; non ha potuto nulla contro Ricciardo e l’arrembante ritorno di Sebastian Vettel nel finale. Il secondo è scivolato fuori dalla zona punti, mostrandosi molto deluso alla fine di una gara che ha definito essere stata “disastrosa”.

Male la Ferrari. Si aspettavano step evolutivi per questo gran premio e invece sono arrivati piccoli aggiornamenti per la vettura con il grosso di essi che arriverà al gran premio del Canada. Alonso ha concluso la gara davanti a Raikkonen dopo che quest’ultimo gli era stato sempre davanti. Il finlandese ha parlato di “strategia da seconda scelta” ritenendo che la Ferrari abbia agevolato di più il suo compagno di squadra. In ogni caso la situazione in casa Ferrari è desolante, con una macchina finita a oltre un minuto dal primo e un’altra doppiata. Urge correre ai ripari.

Può sorridere la Lotus con Grosjean che riesce a finire in zona punti. Il francese, autore anche di un’ottima qualifica, non regge il passo gara delle vetture davanti, ma riesce comunque a portare a casa un’ottava posizione impensabile se consideriamo le recenti gare. Maldonado finisce invece lontanissimo dalla zona punti e dal compagno: quindicesimo.

La Force India sembra aver fatto dei passi indietro o comunque non è riuscita a rimanere al passo degli altri. Dalla veloce macchina delle prime gare abbiamo assistito a una vettura che adesso lotta per la zona punti. Molto bella la lotta interna fra i due piloti, con Sergio Perez che nel finale compie il sorpasso decisivo su Nico Hulkenberg per la nona e decima posizione finale.
La Mclaren non è competitiva. Button che Magnussen finiscono appena fuori dalla zona punti, ma considerando la prima gara in Australia, è incredibile vedere i due piloti così lenti. Sono tre gare infatti che entrambi i piloti non finiscono nei primi 10, con Kevin Magnussen che anche in questa gara è stato coinvolto in un contatto, stavolta con Vettel, il tutto è finito per fortuna senza conseguenze. Jenson Button se la prende anche con l’inesperienza del compagno di squadra poiché, a suo modo di vedere a causa di essa il team non riesce a fare i progressi che potrebbe. Vedremo a Montecarlo come andrà.

Per quanto riguarda gli altri: la Toro Rosso malino con Kvyat quattordicesimo e Vergne ancora una volta ritirato, molto lente le Sauber sedicesime e diciassettesime con Gutierrez e Sutil. Bianchi vince la sfida interna con Chilton mentre invece Ericsson riesce ad arrivare davanti il compagno di squadra soltanto perché quest’ultimo è stato vittima di un ritiro.
Prossima tappa fra due settimane nel principato di Monaco per una gara ricca di glamour.

Davide Gambardella

Motorionline.com è stato selezionato dal nuovo servizio di Google News,
se vuoi essere sempre aggiornato sulle nostre notizie
Seguici qui
Leggi altri articoli in News F1

Lascia un commento

6 commenti

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Articoli correlati