GP Singapore: Hamilton vince e passa in vantaggio
Secondo Vettel davanti a Ricciardo. Alonso quarto. Rosberg si ritira
Lewis Hamilton vince il GP Singapore 2014 e diventa il leader in classifica generale con tre punti di vantaggio sul compagno di squadra Rosberg, tradito dall’elettronica sul suo volante e costretto al ritiro.
Secondo posto per la Red Bull di Vettel che finalmente chiude una gara davanti a Ricciardo, terzo.
Quarto posto per la Ferrari di Alonso, autore di una bellissima gara e aggressivo per tutto il weekend. La lotta per la vittoria è stata più accesa che mai con la safety car che ha giocato un ruolo cruciale.
Due ore intense e ricche di colpi di scena, con i team al muretto impegnati a trovare la migliore strategia per arrivare sul podio e i piloti nelle prime posizioni concentrati a guidare al limite per preservare le gomme.
Ancora una volta è la Mercedes a spuntarla, con un Hamilton concentrato e impeccabile al volante del suo missile argentato, ma il finale per una volta non è stato troppo scontato.
Cronaca – La griglia di partenza di Singapore è pronta ma sulla Mercedes di Rosberg i meccanici sono ancora al lavoro per controllare che sia tutto in regola: il volante della sua monoposto ha avuto dei problemi di elettronica che sembrerebbero risolti… ma al via del giro di ricognizione la Freccia d’Argento non parte. Partenza dunque dalla pit lane per il leader in classifica generale. Anche la Caterham di Kobayashi rallenta prima di schierarsi in griglia: problema alla pressione dell’olio per lui e conseguente ritiro.
Hamilton scatta dalla pole position e mantiene la testa del gruppo mentre dietro di lui Vettel si porta davanti a Ricciardo. Alonso si butta sulle due Red Bull ed è costretto ad andare lungo alla prima curva e passa così davanti. Lo spagnolo riconsegna la posizione a Vettel ed è terzo, viene messo sotto investigazione per la manovra ma non c’è alcuna penalizzazione per lui alla fine.
Dopo il primo giro Hamilton è al comando seguito da Vettel, Alonso, Ricciardo, Raikkonen, Massa, Button, Bottas, Magnussen e Kvyat. Rosberg, ultimo, riesce a guadagnare un paio di piazze ma arrivato in diciottesima posizione ha difficoltà a passare la Caterham di Ericsson.
All’ottavo giro Vergne passa il compagno di squadra e sale in zona punti.
Il degrado delle gomme sembra più alto del previsto e i pit stop cominciano già verso il decimo giro.
Sutil e Hulkenberg sono i primi a rientrare, seguono quindi nel giro di poche tornate anche Massa, Raikkonen, Bottas e Vettel, Ricciardo e Alonso all’unisono. Al Giro 13 è tempo di box anche per il leader Hamilton che torna in pista in testa. Al quattordicesimo giro è il turno di Rosberg ma la sua Mercedes va al rallentatore. I meccanici provano a resettare il volante, cambiano le gomme ma niente da fare: mentre Hamilton passa sul traguardo e doppia il compagno di squadra, il leader in classifica generale dichiara il ritiro.
Completati i primi pit stop Hamilton è sempre leader davanti a Vettel, Alonso, Ricciardo, Massa, Raikkonen, Bottas, Button, Vergne e Magnussen.
Al Giro 19 il terzo ritiro è per la Sauber di Gutierrez.
Alonso intanto si fa minaccioso negli specchietti di Vettel. Al giro 23 Massa fa il secondo pit stop e passa alla gomma gialla. Il brasiliano rientra all’undicesimo posto. Al Giro 25 rientra anche Alonso anticipando così Vettel che rientra al giro successivo. Strategia perfetta alla Ferrari: il tedesco torna in pista alle spalle dello spagnolo che gli strappa la seconda posizione.
Al Giro 26 anche Hamilton fa il secondo pit stop e Ricciardo diventa momentaneamente leader della corsa. Rientra due giri dopo per passare anche lui alla mescola dura. Alonso intanto si avvicina ad Hamilton ma il britannico risponde con il giro più veloce.
Al Giro 31 la Force India di Perez perde l’ala anteriore in un contatto con Sutil. Entra in pista la safety car.
Alonso fa quindi il suo terzo pit stop e rientra quarto dietro a Ricciardo. Dietro la safety car Hamilton è al comando davanti a Vettel, Ricciardo, Alonso, Massa, Bottas, Button, Raikkonen, Vergne e Magnussen.
Al Giro 37 rientra la safety car: il trenino procede senza tentativi di sorpasso mentre Hamilton vola già via con la gomma rossa. Il britannico sa di dover guadagnare tanto terreno per poter mantenere la testa del gruppo in vista dell’ultimo pit stop prima della fine. Ritiro nel frattempo al 41esimo giro anche per la Sauber di Sutil per un problema di raffreddamento dell’acqua. Via radio viene detto ad Hamilton che deve resistere ancora 7 giri con la mescola più morbida mentre Alonso si fa minaccioso sulle Red Bull davanti a lui.
Al Giro 46 Hamilton è al comando e continua a guadagnare vantaggio su Vettel, seguito da Ricciardo, Alonso, Massa, Bottas, Button, Raikkonen, Magnussen e Hulkenberg. La gara è al risparmio della mescola dura per il terzetto alle spalle della Mercedes, mentre Hamilton spinge come un matto per guadagnare più terreno possibile con la gomma rossa. Vettel, che aveva cambiato le gomme prima dei rivali alle sue spalle, comincia a sentire la pressione di Ricciardo e Alonso dietro di lui.
Giro 52 ed Hamilton non può andare oltre: pit stop per lui. La sua Mercedes rientra in seconda posizione tra le due Red Bull, ma tempo un paio di giri e il britannico si riprende la leadership. Vettel, Ricciardo e Alonso sono tutti lì a caccia di podio, con le gomme ormai finite.
Al Giro 54 intanto si ritira anche Button con la sua McLaren e Raikkonen sale così al settimo posto.
Si avvicina lo scadere delle due ore di gara e gli ultimi sorpassi li regala Vergne che con la sua Toro Rosso si lascia alle spalle Hulkenberg, Raikkonen, Bottas e quindi anche Perez, risalendo fino al sesto posto. Il pilota della Toro Rosso dovrà però scontare cinque secondi di penalità per aver tagliato la pista.
Il cronometro indica la fine e sventola la bandiera a scacchi: Hamilton taglia il traguardo davanti a Vettel, Ricciardo, Alonso, Massa, Vergne, Perez, Raikkonen, Hulkenberg e Magnussen.
F1 GP Singapore 2014 – Tempi e risultati Gara
Pos. | Naz. | Pilota | Team | Distacco |
---|---|---|---|---|
1. | GBR | L.Hamilton | Mercedes Mercedes | 2:00:04.795 |
2. | GER | S.Vettel | Red Bull Renault | +13.534 |
3. | AUS | D.Ricciardo | Red Bull Renault | +14.273 |
4. | SPA | F.Alonso | Ferrari Ferrari | +15.389 |
5. | BRA | F.Massa | Williams Mercedes | +42.161 |
6. | FRA | J.Vergne | Toro Rosso Renault | +56.801 |
7. | MEX | S.Perez | Force India Mercedes | +59.038 |
8. | FIN | K.Raikkonen | Ferrari Ferrari | +60.641 |
9. | GER | N.Hulkenberg | Force India Mercedes | +61.661 |
10. | DEN | K.Magnussen | McLaren Mercedes | +62.230 |
11. | FIN | V.Bottas | Williams Mercedes | +65.065 |
12. | VEN | P.Maldonado | Lotus Renault | +66.915 |
13. | FRA | R.Grosjean | Lotus Renault | +68.029 |
14. | RUS | D.Kvyat | Toro Rosso Renault | +72.008 |
15. | SWE | M.Ericsson | Caterham Renault | +94.188 |
16. | FRA | J.Bianchi | Marussia Ferrari | +94.543 |
17. | GBR | M.Chilton | Marussia Ferrari | +1 giro |
-. | GBR | J.Button | McLaren Mercedes | Ritirato |
-. | GER | A.Sutil | Sauber Ferrari | Ritirato |
-. | MEX | E.Gutierrez | Sauber Ferrari | Ritirato |
-. | GER | N.Rosberg | Mercedes Mercedes | Ritirato |
-. | JAP | K.Kobayashi | Caterham Renault | Ritirato |
Nina Stefenelli
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