Formula 1 | Mario Isola: “Monaco è una gara a sé”
"Come sempre nei circuiti cittadini portiamo le tre mescole più morbide della gamma Pirelli", ha aggiunto
Pirelli anteprima GP Monaco – Il tris di mescole più morbido della gamma Pirelli sarà protagonista sul tracciato di Montecarlo. Verranno infatti portate C3 hard/bianche, C4 medie/gialle e C5 soft/rosse. Il circuito cittadino misura solo 3.337 km ed è una delle tappe storiche del campionato di Formula 1. Nel Principato si sono disputate 68 gare e il pilota più vincente è stato Ayrton Senna, arrivato primo sotto la bandiera a scacchi dal 1987 al 1993, con la sola eccezione del 1988 quando si ritirò al 66° giro mentre era in testa alla corsa. La gara di Montecarlo ha la velocità media più bassa di tutto il campionato, circa 150 km/h.
l livello di aderenza degli pneumatici è molto basso e l’usura contenuta. Le mescole più morbide consentono un buon grip adesivo in trazione. Limitato invece quello meccanico, che tuttavia non impedisce lo scivolamento, determinante nella formazione del graining sulla superficie delle gomme. L’edizione 2022, caratterizzata da condizioni meteorologiche variabili ha visto le squadre utilizzare tutte le tipologie di pneumatici nel corso della gara: le full wet/blu, le intermedie/verdi e le gomme slick. Su una pista asciutta la strategia ad una sosta è praticamente obbligatoria. Nel 2022, la maggior parte dei piloti fece tre pit-stop. A Imola avrebbero dovuto debuttare i nuovi pneumatici da bagnato estremo senza termocoperte, i quali saranno a disposizione dal GP di Monaco e per tutte le gare successive della stagione.
“È una vigilia del Gran Premio di Monaco diversa da quella che ci aspettavamo – ha detto Mario Isola, direttore motorsport di Pirelli. Doveva essere il secondo di tre appuntamenti consecutivi in Europa, ma sarà il primo a causa della cancellazione della gara di Imola: abbiamo ancora negli occhi le immagini delle zone devastate dal maltempo e vogliamo esprimere ancora una volta la nostra solidarietà ai familiari delle vittime e a chi in questa tragedia ha subito perdite enormi”.
“Monaco è un capitolo a sé nel romanzo del campionato di Formula 1. Le caratteristiche del tracciato, rimasto sostanzialmente immutato da più di settant’anni, lo rendono un unicum che, spesso, ha offerto sorprese sia perché mai come su questa pista il talento del pilota può compensare le carenze tecniche di una vettura, sia perché basta un episodio per sparigliare le carte e sovvertire il pronostico. Se è vero che la gara può risultare poco spettacolare a causa dell’estrema difficoltà di sorpassare, nel bilancio delle emozioni del weekend il sabato assume un peso mai così rilevante: la posizione in griglia è quasi sempre determinante per la classifica finale”.
“Come spesso accade per i circuiti cittadini, Pirelli mette a disposizione delle squadre il range di mescole più morbido della gamma. Una delle particolarità di Monaco è che il tracciato viene aperto al traffico privato ogni notte al termine delle sessioni agonistiche, il che impedisce sostanzialmente la formazione di una traiettoria più gommata, rendendolo ancor più scivoloso. Saltata la gara di Imola, Monaco vedrà il potenziale debutto delle nuove full wet senza termocoperte, ma bisognerà vedere le condizioni meteo, altra variabile del prossimo weekend”.
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