Formula 1 | Gran Premio dell’Arabia Saudita: strategia media/hard la più veloce

Difficilmente ci saranno due soste in condizioni di gara normale e senza Safety Car

Formula 1 | Gran Premio dell’Arabia Saudita: strategia media/hard la più veloce

Sergio Perez ha conquistato la pole position nel Gran Premio dell’Arabia Saudita. Il messicano della Red Bull, approfittando del problema avuto da Verstappen scatterà quindi davanti a tutti, con Fernando Alonso al suo fianco. Seconda fila per Russell e Sainz, mentre Stroll e Ocon saranno in terza, con Hamilton solo settimo. Leclerc sarà dodicesimo per via della penalità inflittagli dopo la sostituzione della centralina, e il campione del mondo olandese addirittura quindicesimo dopo la rottura del semiasse.

STRATEGIE

La strategia più veloce è a una sosta. Dalle simulazioni, la combinazione media/hard risulta leggermente più veloce rispetto alle altre due opzioni disponibili, anche se le differenze sono piuttosto contenute. Per questa strategia la finestra per il cambio gomme è prevista tra il diciottesimo e il venticinquesimo giro, mentre per quella soft/hard è fra il tredicesimo e il ventesimo giro, con quella relativa alla media/soft fra ventisettesimo e il trentaquattresimo giro. L’unica strategia a due soste che potrebbe essere presa in considerazione è la partenza con pneumatici soft, il cambio tra il decimo e quindicesimo giro con medie e infine l’ultimo stint, iniziato tra il trentaduesimo e il trentottesimo giro, nuovamente su soft. Peraltro, su un tracciato come quello di Jeddah c’è un’elevata chance di neutralizzazioni e interruzioni: se lo ricorda bene proprio Sergio Perez che, nel 2022, dopo la sua prima pole position della carriera era rientrato ai box un giro prima dell’uscita della Safety Car, perdendo così l’occasione di rimanere in testa alla corsa.

“È stata una qualifica molto interessante e ricca di spunti – ha detto Mario Isola, direttore motorsport di Pirelli. La C4 (soft) ha confermato di essere una gomma molto versatile anche nella sessione che determina la griglia di partenza, sia sul giro secco sia su run più lunghi. Lo svolgimento della Q1 ha infatti evidenziato come sia stato possibile avere un buon livello di grip anche al secondo o terzo tentativo, intervallato da un giro più lento, all’interno della stessa serie. Proprio la possibilità di poter avere una gomma con queste caratteristiche era già emersa su alcune piste l’anno scorso e qui ne abbiamo avuto un’ulteriore conferma”.

“Su un tracciato particolare come quello di Jeddah la modalità di preparazione degli pneumatici è variata da squadra a squadra, un altro elemento che enfatizza le peculiarità della C4 in combinazione a quelle delle diverse vetture in lizza. Dal punto di vista della strategia, i dati raccolti finora in questo fine settimana confermano che quella basata su un’unica sosta sia sicuramente l’opzione più veloce, con differenze molto contenute fra ognuna delle tre possibili combinazioni, considerando anche il fatto che, per quanto visto nelle prime due edizioni di questo Gran Premio, neutralizzazioni e interruzioni saranno molto probabilmente all’ordine del giorno”.

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