Formula 1 | GP del Messico, la seconda sessione di libere allungata di 30 minuti

La Pirelli proverà le mescole più morbide del 2025 durante le PL2

Formula 1 | GP del Messico, la seconda sessione di libere allungata di 30 minuti

Dopo l’emozionante tappa negli Stati Uniti, la Formula 1 prosegue la sua trasferta nelle Americhe con il Gran Premio del Messico. Il suggestivo circuito di Città del Messico, l’Autodromo Hermanos Rodriguez, ospiterà la seconda delle tre gare consecutive, che si concluderanno in Brasile. Pirelli, fornitore ufficiale di pneumatici del campionato, ha confermato per questo appuntamento l’uso di mescole più morbide rispetto agli anni passati: le C3 come Hard, le C4 come Medium e le C5 come Soft. Questa decisione, già sperimentata con successo lo scorso anno, mira a favorire strategie di gara più dinamiche e competitive.

Prove libere dedicate al test delle gomme 2025

Un’importante novità di questo weekend sarà lo svolgimento di un test in competizione durante le prove libere del venerdì. La seconda sessione, infatti, sarà allungata di 30 minuti, per un totale di 90, e sarà interamente dedicata alla validazione delle mescole più morbide della gamma Pirelli 2025, in particolare C4, C5 e C6. I team avranno a disposizione due set aggiuntivi di pneumatici: uno con le caratteristiche previste per la gara e l’altro rappresentante un prototipo delle gomme 2025, senza le consuete bande colorate.

Durante la sessione, i piloti saranno chiamati a completare sia performance run che long run, con specifici carichi di carburante e numero di giri stabiliti dai tecnici Pirelli. Per chi non dovesse prendere parte alla prima sessione di prove libere, perché sostituito da un giovane pilota, sarà concesso di utilizzare un ulteriore set di gomme Medium per recuperare le informazioni necessarie per la gara. L’obiettivo di questa sperimentazione è raccogliere dati fondamentali per lo sviluppo definitivo delle mescole in vista del test finale che si terrà ad Abu Dhabi, alla fine della stagione 2024.

Un circuito tecnico a oltre 2000 metri di altitudine

L’Autodromo Hermanos Rodriguez, lungo 4,304 km e composto da 17 curve, si trova a oltre 2.000 metri sul livello del mare, una caratteristica che influisce notevolmente sulle prestazioni delle vetture. L’aria rarefatta riduce il carico aerodinamico, il che porta le monoposto a raggiungere velocità di punta molto elevate. Il tracciato è stato riasfaltato tra le curve 12 e 15 per migliorare l’aderenza in uno dei settori più tecnici del circuito. Tuttavia, le difficoltà non mancano: all’inizio del weekend il livello di grip sarà molto basso, e il comportamento delle gomme sarà particolarmente critico, soprattutto nei lunghi rettilinei dove le temperature dei pneumatici tendono a scendere, richiedendo grande attenzione in fase di frenata, in particolare alla curva 1.

Strategia di gara: un solo pit-stop, ma attenzione agli imprevisti

La strategia tradizionale per il Gran Premio del Messico prevede solitamente un solo pit-stop. Tuttavia, come accaduto nel 2022, eventi imprevisti come bandiere rosse o incidenti potrebbero modificare drasticamente i piani delle squadre. Lo scorso anno, la gara fu interrotta a causa di un incidente che coinvolse la Haas di Kevin Magnussen, costringendo i piloti a utilizzare tre set di gomme per completare la corsa, spezzata in due parti dalla neutralizzazione.

Il Gran Premio del Messico: storia e record

Nonostante siano state disputate solo 23 edizioni del Gran Premio del Messico, la gara ha sempre riscosso grande successo tra i tifosi locali. Il circuito, inaugurato nel 1962, ha vissuto tre fasi storiche: dal 1963 al 1970, dal 1986 al 1992 e infine dal 2015 a oggi. Nel 2021, il Gran Premio ha cambiato ufficialmente denominazione, divenendo il Gran Premio di Città del Messico. Max Verstappen detiene il record per il maggior numero di vittorie in questo evento, con cinque successi all’attivo, mentre la Red Bull domina la classifica delle scuderie. Il record di velocità assoluta su questo tracciato appartiene a Valtteri Bottas, che nel 2016 raggiunse i 372,5 km/h a bordo della sua Williams-Mercedes.

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