Formula 1 | Ferrari, esordio stagionale per Shwartzman sulla SF-23

Il russo in pista a Zandvoort: "Farò il massimo per aiutare la squadra, è una delle piste più toste di tutto il calendario"

Formula 1 | Ferrari, esordio stagionale per Shwartzman sulla SF-23

La Formula 1 torna in pista in questo weekend nella bellissima cornice di Zandvoort, tracciato in riva al Mare del Nord, molto tecnico ma con pochissime possibilità di sorpasso. La Scuderia Ferrari, per la prima volta in questa stagione manderà in pista il pilota di riserva Robert Shwartzman. Il russo salirà sulla vettura di Carlos Sainz nella prima sessione del venerdì come previsto dal regolamento, che vuole che in almeno una occasione ciascuno dei piloti titolari ceda il posto a un giovane. Robert lo scorso anno salì sulla F1-75 in occasione delle prove libere ad Austin per il Gran Premio degli Stati Uniti e a Yas Marina, nel Gran Premio di Abu Dhabi.

1. Come ti senti a salire sulla SF-23 per la prima volta dopo averla guidata a lungo al simulatore?

“Sono entusiasta di salire sulla SF-23 dopo aver lavorato al suo sviluppo nel simulatore. Guidare una vettura di Formula 1 durante il weekend di una gara del Campionato del Mondo è qualcosa di davvero speciale e di cui andare molto fieri, in particolare se rappresenti la Scuderia Ferrari, il team che mi ha supportato durante tutta la mia carriera. Prima della pausa estiva ho fatto mezza giornata di test a Fiorano e ho ripreso confidenza con l’abitacolo, dal momento che era parecchio tempo che non guidavo una monoposto. Anche se la macchina era una SF21, molto diversa dalla SF-23 e con le gomme da 13 pollici, è comunque stata una sessione molto utile per prepararsi a queste prove libere a Zandvoort. Per me sarà interessante avere la possibilità di calarmi nella vettura di quest’anno e confrontarla con la F1-75 dello scorso anno”.

2. Come avete impostato il lavoro in modo che risulti utile per la squadra nel weekend di gara?

“Da parte mia, farò il massimo per aiutare la squadra quanto più possibile completando il piano di lavoro, che è pensato per estrarre il massimo dalla vettura sia dal punto di vista della messa a punto che sotto il profilo della raccolta dati, che torneranno utili alla squadra per la seconda parte della stagione. C’è infatti un programma di sviluppo che andrà avanti dietro le quinte, al simulatore di Maranello, che ha bisogno di quanti più dati possibile per poter proseguire in maniera ancora più spinta”.

3. Ci parli delle caratteristiche della pista olandese, che hai preparato al simulatore?

“Zandvoort è una delle piste più toste del calendario di Formula 1 e ci ho guidato fisicamente solo una volta, prima che il circuito venisse modificato, quindi mi sembrerà tutto molto nuovo. Girandoci al simulatore posso dire che è estremamente impegnativa, con curve caratterizzate da molta inclinazione, alcune delle quali possono essere affrontate con traiettorie diverse, ed è anche esigente con la vettura dal momento che la porta al limite sotto diversi aspetti. Nonostante sia piuttosto complessa, è anche una pista molto interessante dal punto di vista della guida pura per cui conto di potermi divertire un bel po’ venerdì prossimo”.

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