Formula 1 | BRDC, pronto un piano da 30 milioni di sterline per la salvaguardia del GP a Silverstone
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Secondo quanto dichiarato da Christian Sylt, il British Racing Drivers’ Club (BRDC) avrebbe recentemente lanciato una proposta a Liberty Media per la salvaguardia del Gran Premio di Gran Bretagna sul tracciato di Silverstone. Dopo l’attivazione della clausola di rescissione, infatti, Chase Carey e Ross Brown non sarebbero ancora riusciti a trovare un punto d’incontro con i gestori inglesi, aspetto che starebbe mettendo in serio pericolo l’organizzazione del Gran Premio del 2020.
Secondo quanto dichiarato dal giornalista d’affari, però, la BRDC avrebbe ideato un piano da circa 30 milioni di sterline per la salvaguardia dell’appuntamento, puntando tutte le proprie carte sulla vendita dei biglietti. L’idea di base, proposta nei giorni scorsi a Liberty Media, sarebbe infatti quella ci cedere la gestione dei tagliandi alla società statunitense, lasciando ovviamente massima libertà per quello che riguarda la gestione dell’evento.
Un piano, come detto, che frutterebbe alla società capitanata da Chase Carey circa 30 milioni di sterline. In cambio, Liberty pagherebbe una piccola cifra con cui la BRDC coprirebbe i costi gestionali dell’uso della pista e dei lavori svolti su di essi, rientrando delle grandissime perdite che ogni anno affliggono il tracciato situato nel Northemptonshire (in crisi anche per quello che riguarda la MotoGP.ndr).
La logica, al momento, porta a pensare che si riuscirà a trovare un accordo tra tutte le parti in causa, data la totale assenza di alternative per quello che riguarda il Gran Premio di Gran Bretagna, ma non è prevista una vera e propria corsa contro il tempo, visto che il contratto attualmente in uso scadrà alla fine della stagione 2019.
“La vendita dei biglietti sarebbe andata a Liberty, mentre noi avremmo gestito tutta l’organizzazione”, ha dichiarato un membro anziano della BRDC al Mail. “L’idea sarebbe quella di far pagare a Liberty una cifra ragionevole per coprire i nostri costi generali per l’uso della pista e del lavoro svolto. La logica dice che si arriverà ad un accordo, ma non c’è una grande urgenza per questo, poiché c’è ancora un anno per perfezionare questo piano di salvataggio”.
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