Formula 1 | AlphaTauri, tutte le curiosità sul GP d’Olanda

Caratteristiche e principali "stats" sul prossimo appuntamento in calendario

Formula 1 | AlphaTauri, tutte le curiosità sul GP d’Olanda

Il Gran Premio d’Olanda torna in Formula 1 dopo un’assenza di 36 anni. Si corre sullo storico circuito di Zandvoort, che sorge nei pressi dell’omonima cittadina dei Paesi Bassi, a pochi chilometri da Amsterdam. Oltre al celeberrimo autodromo, questa piccola cittadina – che si affaccia sul Mare del Nord – è famosa anche per i suoi scenari naturalistici, come per esempio lo Zuid-Kennemerland, uno dei venti parchi nazionali olandesi.

Il primo GP d’Olanda di Formula 1 si disputa proprio a Zandvoort, come del resto tutte e trenta le edizioni di questa gara. Nel 1952 vince Alberto Ascari. L’ultima gara olandese della Formula 1 risale invece al 1985 e porta la firma di Niki Lauda. Dagli annali della F1, sappiamo che lo specialista di Zandvoort resta Jim Clark che vanta quattro vittorie, mentre René Arnoux è il poleman per eccellenza, con tre partenze al palo.

Ma oggi, l’eroe di casa è certamente Max Verstappen. Sin dal suo esordio in F1, con il nostro team nel 2015, Max ha portato sugli spalti dei circuiti di tutto il mondo migliaia di tifosi olandesi. Ora la marea arancione ha la possibilità di inondare anche il proprio tracciato di casa! Il Gran Premio d’Olanda 2021, in effetti, è stata una grande festa orange per celebrare il successo schiacciante della Red Bull Racing di Max Verstappen. Sul podio di Zandvoort anche le due Mercedes di Hamilton e Bottas, con il nostro Pierre Gasly subito dietro.

Zandvoort, un circuito vista mare

Prima del ritorno in calendario nel 2021, la Formula 1 aveva corso a Zandvoort ben 30 edizioni del Gran Premio d’Olanda che si sono tenute tra il 1952 e il 1985. Il più vittorioso tra i saliscendi del circuito olandese è stato Jim Clark, autore di 4 vittorie; seguono Jackie Stewart e Niki Lauda con 3 successi ciascuno.

Zandvoort è una località molto ambita dagli amanti della natura. Il circuito è praticamente delineato da due riserve naturali: a nord dal Parco Nazionale Zuid-Kennemerland, mentre a sud dall’Amsterdamse Waterleidingduinen. La pista si affaccia sul mare e, non di rado, il vento porta sull’asfalto un bel po’ di sabbia, rendendo la vita dei piloti particolarmente complicata.

Con il restyling della pista, Zandvoort è diventato ancora più veloce e impegnativo, una sorta di rollercoaster nel quale serve però piede pesante e una grande fiducia nella propria vettura per andare sempre al limite. Le curve 3 e 14 presentano ora un banking di 18° che rende tutto ancor più adrenalinico!

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