Fernando Alonso: La continuità la chiave di volta per vincere

Fernando Alonso: La continuità la chiave di volta per vincere

Sono a Maranello per qualche giorno per preparare nella maniera migliore la parte finale della stagione, in particolare il Gran Premio del Belgio, la prima gara in calendario dopo la pausa estiva.

Stiamo entrando nell’ultimo terzo del campionato ed è tempo di fare un bilancio. Credo che dobbiamo essere soddisfatti di quello che abbiamo fatto finora. Siamo ancora in lotta per il campionato e questa è la cosa più importante. Vero, ci sono state gare buone ed altre meno buone, così come ci sono stati momenti fortunati e altri dove la sfortuna ci ha seguito con grande attenzione ma credo che tutto alla fine si compensi. Abbiamo ridotto la distanza considerevolmente rispetto alla vetta del campionato in queste ultime due gare. Siamo in cinque racchiusi in appena venti punti ed è come partire tutti alla pari: da qui alla fine del campionato ci aspettano sette finali.

Dobbiamo avere molto rispetto per tutti. La McLaren è stata molto forte, in particolare con Hamilton, e la Red Bull ha dimostrato di avere dovunque una macchina competitiva. E’ il momento di rimanere freddi, senza lasciarsi prendere dallo stress e dalla tensione, che salirà gara dopo gara, in pista e fuori: dovremo essere bravi a gestire questa situazione, con tutta la calma necessaria.

Puntiamo sempre a vincere e non averne avuto la possibilità a Budapest non ci ha fatto sicuramente piacere. Sappiamo però che esistono circuiti che sono più favorevoli alla nostra macchina e altri che saranno più favorevoli ai nostri avversari: noi dovremo cercare di sfruttare di vincere le gare dove la macchina andrà forte ed arrivare secondi nelle altre, come abbiamo fatto a Budapest. La continuità sarà la chiave per vincere il titolo. E’ stato sorprendente vedere come in appena una settimana i rapporti di forze in campo fra noi e la Red Bull siano mutati! In realtà credo che la nostra prestazione sia stata pressoché simile, soprattutto nei confronti di McLaren, Mercedes e Renault: è la Red Bull che forse in Germania non era molto competitiva mentre lo è stata ai massimi livelli in Ungheria su una pista perfetta per le caratteristiche della loro vettura.

La pausa arriva nel momento giusto. Il mese di luglio è stato molto intenso con tre gare in quattro settimane: piloti, meccanici e tutta la squadra necessitano un periodo di riposo dopo questa minivolata. Avevamo l’obiettivo di ridurre il distacco e lo abbiamo centrato. Ora è il momento di prendere la giusta concentrazione per affrontare nella maniera migliore le ultime sette gare.

In queste settimane non farò nulla di speciale. Dopo questi giorni a Maranello me ne starò con la famiglia fra la Svizzera e la Spagna: niente viaggi, niente aeroporti, solo relax!

Nella mia carriera mi sono trovato tre volte davvero in lotta per il titolo, dal 2005 al 2007. In due occasioni ho fatto la lepre, quindi posso capire la differenza fra le diverse situazioni anche se non cambia poi granché. Quando si è al comando c’è tanto stress perché ogni volta che si perdono dei punti ma quando si è in recupero c’è la consapevolezza che non si possono commettere errori, anche se è bella la sensazione che si respira in una squadra quando comincia la rimonta. Come ho detto prima, per noi la cosa più importante da qui al Gran Premio di Abu Dhabi è cercare di salire sempre sul podio: non sarà fondamentale vincere ad ogni costo ma chi fa sei o sette podi sarà campione.

Fra qualche settimane saremo a Spa, sicuramente il circuito più divertente per un pilota. E’ un tracciato molto lungo, con tutti i tipi di curve, salite e discese: come emozioni è bellissimo. Ci sono dei circuiti altrettanto belli oltre a Spa: ad esempio, a me Sepang piace moltissimo e a Monaco c’è un’atmosfera particolare ma è chiaro che la pista delle Ardenne è unica.

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