F2 | Norris: “Se vincessi la Formula 2, dimostrerei di essere più forte di Leclerc”

Reduce dal successo nella Formula 3 Europea, Lando Norris punta sempre più in alto. Il 18enne britannico il prossimo anno gareggerà in Formula 2 con il team Carlin e ricoprirà il ruolo di terzo pilota in McLaren, per quella che si prospetta una stagione di fuoco. In un’intervista rilasciata al sito della scuderia di Woking, Norris si è espresso così sull’imminente passaggio in F2: “Sono decisamente contento di aver firmato con Carlin. L’obiettivo è vincere, ma penso che sarà piuttosto difficile. Arrivare tra i primi tre sarebbe più realistico. Però l’ho detto anche quest’anno e poi ho vinto (nella Formula 3 Europea, ndr). Saremo abbastanza limitati con i test e avremo un auto nuova di zecca: questo renderà le condizioni più paritarie”.

Il paragone con Charles Leclerc, campione in carica della F2 e nuovo pilota dell’Alfa Romeo Sauber F1 Team, non disturba Norris, anzi: “L’altro giorno, ho detto che se voglio dimostrare di essere forte come Charles Leclerc o meglio, allora ho bisogno di vincere. E penso che se dovessi vincere con Carlin probabilmente dimostrerei di essere meglio di lui, perché lo farei con una squadra che non sa ancora in quale posizione gerarchica si trova in F2 (per il team Carlin si tratta del debutto in F2, ndr). Ma la Formula 2 è una categoria molto più difficile della Formula 3, con molte più variabili. Sarà più difficile vincere tante gare quante in passato, anche se Leclerc ha dimostrato di poterlo fare”.

Norris, inoltre, il prossimo gennaio parteciperà alla 24 Ore di Daytona con il team United Autosports: circostanza nel quale farà squadra con Fernando Alonso, da cui spera di poter raccogliere più nozioni possibili. “Ovviamente, mi piacerebbe fare bene, penso che sarà una buona opportunità per imparare da Fernando“ – ha ammesso. “Sicuramente non voglio sprecare questa opportunità. Allo stesso tempo, vorrei dimostrare quello che posso fare contro di lui, specialmente nelle qualifiche. Da lui imparerò molto sull’etica del lavoro che ha un pilota di Formula 1”.

Federico Martino