F1 | Wolff non esclude azioni legali contro la FIA

"Siamo in contatto con i loro avvocati, vogliamo massima trasparenza", ha detto Toto

F1 | Wolff non esclude azioni legali contro la FIA

La famiglia Wolff passa al contrattacco, e dopo la vicenda lampo che ha visto coinvolti Toto, team principal della Mercedes in Formula 1, e Susie, amministratore delegato della Formula One Academy, i quali sono stati indagati dalla FIA per conflitto d’interessi, ha visto il tutto decadere da parte della Federazione nel giro di 48 ore, forse anche meno. Adesso però i due coniugi non ci stanno, e minacciano vie legali nei confronti della FIA per il grave danno d’immagine subito, oltre per tutto il polverone sollevatosi. In un breve comunicato apparso sul sito della Mercedes, l’austriaco ha voluto sottolineare il suo disappunto.

“Capiamo come vi sia un notevole interesse da parte dei media per quanto accaduto in questa settimana – ha spiegato Toto. Attualmente siamo in contatto con i legali della FIA, vogliamo la massima trasparenza su ciò che è accaduto e perché, riservandoci espressamente tutti i diritti legali. Chiediamo quindi la vostra comprensione sul fatto che al momento non faremo alcun commento ufficiale, ma sicuramente affronteremo la questione a tempo debito”.

LA VERSIONE DI SUSIE

Susie Wolff appare molto più arrabbiata, e non nasconde la sua amarezza: “E’ tutto? Per due giorni sono state fatte delle insinuazioni pubbliche sulla mia integrità attraverso riunioni dietro le quinte, ma nessuno della FIA è venuto a parlarmi direttamente. Forse sono stata un danno collaterale in un attacco fallito contro qualcun altro, oppure l’obiettivo fallito era quello di screditarmi personalmente, ma ho lavorato troppo duramente per vedere la mia reputazione essere messa in discussione da un comunicato stampa infondato. Ringrazio i team per il loro supporto, ho lavorato con tante donne e uomini di Formula 1 e FIA davvero appassionati, hanno a cuore gli interessi del nostro sport, ma questo episodio è privo di trasparenza e senso di responsabilità. Ho ricevuto abusi online sul mio lavoro e la mi famiglia, non mi lascerò intimidire e intendo procedere fino a quando non avrò scoperto chi ha istigato questa campagna e ingannato i media. Quanto accaduto non va bene, meritiamo di meglio”.

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