F1 | Vettel: “Basta parlare di Ferrari favorita a Singapore”

Sebastian Vettel non crede alle teorie secondo cui la Ferrari sarà favorita rispetto alla Mercedes in questo weekend a Singapore.

Dopo aver perso la leadership del mondiale nell’ultimo GP d’Italia, ora il tedesco spera nel circuito cittadino di fare bene con la sua Ferrari e di tornare a dominare la classifica piloti. Questo compito, secondo il numero 5, non sarà così facile come auspicano tutti i media e i tifosi, che invece sperano in Singapore di rivedere al comando la Rossa in un tracciato che dovrebbe esaltare le caratteristiche della SF70H proprio come Monaco o Ungheria.

Quanto sarà importante vincere domenica? “Penso sia più importante avere vantaggio domenica sera dopo il GP di Abu Dhabi [la gara finale], quindi qualunque cosa succeda nel tragitto, alla fine l’obiettivo è chiaro. Abbiamo molte corse ancora di fronte a noi, un sacco di tempo per ottenere punti che poi conteggiamo solo alla fine. In teoria dovrebbe essere meglio qui [a Singapore] che a Monza, ma penso che la lotta tra di noi sarà molto vicina sempre, non importa dove andiamo a correre, anche sulle piste che dovrebbero assolutamente soddisfare Mercedes o soddisfare la Ferrari”, ha continuato Vettel a ESPN abbassando i toni entusiasti dei Ferraristi.

“Se si guarda al risultato di qualifica in Monaco è stato bianco e nero in termini si risultato, sì, ma le differenze tra noi erano piccole e Bottas era molto vicino. Non so dire ancora come andrà qui, dobbiamo vedere come sentirò la macchina dal venerdì. Mi fido molto della macchina e questa è una cosa fondamentale nei circuiti cittadini. Non c’è alcuna ragione di credere che l’auto non sarà competitiva, ma quanto lo sarà lo scopriremo soltanto venerdì”, ha continuato Vettel.

La pista di Singapore piace molto al tedesco che qui ha vinto 4 volte su 9 edizioni: “Forse mi piace l’illuminazione artificiale, non lo so. Mi piace la pista, è una grande sfida, è la gara più lunga della stagione in termini di durata e la più dura a mio parere per lo stress. Una corsa che aspetti con ansia tutta la stagione, ma non vuoi iniziare perché sai quanto sia difficile”, ha concluso.

Fabiola Granier