F1 | Toro Rosso, Kvyat: “Non è difficile gestire il fuso orario a Singapore”

Gasly: "Sento che tutto sta migliorando"

F1 | Toro Rosso, Kvyat: “Non è difficile gestire il fuso orario a Singapore”

Dopo lo zero in classifica a Monza, la Toro Rosso cerca il riscatto a Singapore, prossimo appuntamento del mondiale 2019 di Formula 1. Kvyat e Gasly, per una serie di motivi, non sono riusciti ad entrare in top ten nel circuito brianzolo, complice anche il problema tecnico che ha costretto il russo a fermarsi e all’escursione fuori pista del francese dopo il testacoda di Vettel alla Variante Ascari. Nonostante questo, i due piloti sono carichi in vista del primo appuntamento d’oltreoceano della seconda parte della stagione.

“A Monza stavo facendo una bella gara, fino a quando ho dovuto fermare la macchina – ha detto Kvyat. Lo scorso fine settimana le nostre prestazioni hanno confermato che stavamo facendo un buon lavoro, ma capita a volte di dover affrontare dei problemi tecnici. Così, ci siamo dovuti ritirare: è stato deludente, perché sono sicuro che avremmo potuto fare punti importanti, ma proveremo a rifarci adesso a Singapore. Qui ho già ottenuto un sesto e un nono posto. È un luogo unico nel suo genere, la pista è molto lunga e sconnessa, con tante curve in successione. È una grande sfida, una delle gare più impegnative dell’anno sotto diversi aspetti: oltre ad essere molto lunga, si corre in condizioni di caldo umido, dunque è particolarmente impegnativa per i piloti. E considerando che è un circuito cittadino e si guida in notturna, sotto i riflettori, tutto diventa ancora più entusiasmante. Tutti parlano del nostro lavoro in notturna ma, onestamente, è piuttosto facile da gestire: c’è un programma da seguire e si va a letto alle 4 o alle 5 del mattino, il che è certamente inusuale, ma l’unica cosa davvero strana è che non avverti il jetlag. Nel corso degli anni ci siamo abituati. Farà molto caldo e ci sarà tanta umidità e ne ho tenuto conto durante il mio allenamento pre gara. Ad esempio, sono andato a correre indossando qualcosa in più del solito ed è stato divertente incontrare gli sguardi straniti della gente. Nelle ultime gare abbiamo mostrato un buon ritmo e cercheremo di fare altrettanto a Singapore, anche se è una pista molto diversa rispetto a Spa o Monza. In passato siamo andati bene sui circuiti cittadini e quest’anno siamo stati competitivi a Monaco, quindi cercheremo di mettere tutto insieme e lottare per la zona punti”.

“Anche se nel weekend di Monza non abbiamo ottenuto ciò che volevamo, siamo comunque tornati a casa con alcuni aspetti positivi – ha ammesso Gasly. Venerdì siamo stati forti ed è giusto sottolineare che il nostro livello di prestazioni è forse stato migliore di quanto previsto e domenica abbiamo avuto un buon passo gara. Di questo ne siamo stati felici, quindi andiamo con positività a Singapore, anche se affronteremo una pista completamente differente rispetto le ultime due sulle quali abbiamo corso. Torneremo a una configurazione con massimo carico aerodinamico per un circuito cittadino che ha più di una cosa in comune con Monaco, ma che ha anche qualche rettilineo in più. La Toro Rosso ha avuto buoni risultati lì in passato, anche se ricordo di aver vissuto un weekend complicato lo scorso anno. Questa sarà la mia terza gara dell’anno con il team e già a Monza mi sono sentito molto più a mio agio sia con la vettura che nelle procedure di lavoro con i miei ingegneri. Sento che tutto sta migliorando. Dobbiamo proseguire in questa direzione e speriamo di poter fare un bel risultato questo weekend. I due argomenti di cui tutti parlano a Singapore sono il caldo e la gara in notturna. Sicuramente, sono due aspetti che rendono questa gara molto più difficile ed entusiasmante. In queste settimane abbiamo modificato il mio allenamento, lavorando in condizioni più torride, indossando anche magliette e felpe per abituare il mio corpo alla sudorazione. Ho anche trascorso molto tempo in sauna, con il caldo secco, e in hammam, che invece produce un caldo umido con vapore. Così abbiamo cercato di far adattare il mio corpo alle alte temperature ed essere quanto più pronto possibile: questo è un aspetto di fondamentale importanza, perché sarà la gara più lunga e più dura dell’anno. Il ritmo di ogni giro è serrato, ci sono un sacco di curve e non c’è tempo per prendere fiato. Ma mi piace. Adoro i tracciati molto tecnici e tortuosi in cui devi tenere il ritmo. In gara sei costretto a rimanere concentrato per due ore in condizioni estreme. Forse è la gara più difficile di tutta la stagione, ma anche la più emozionante”.

Motorionline.com è stato selezionato dal nuovo servizio di Google News,
se vuoi essere sempre aggiornato sulle nostre notizie
Seguici qui
Leggi altri articoli in News F1

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Articoli correlati