F1 | Steiner solleva dubbi sul clima in McLaren: “Piastri potrebbe sentirsi poco supportato”
Il team di Woking potrebbe commettere lo stesso errore fatto nel 2007, quando tra Alonso e Hamilton la spuntò Raikkonen

Guenther Steiner, ex team principal della Haas, ha espresso dubbi sul rapporto tra Oscar Piastri e la McLaren in un momento cruciale del campionato di Formula 1. Secondo l’altoatesino, il giovane australiano potrebbe non sentirsi pienamente sostenuto dalla squadra, condizione che starebbe influendo sul suo rendimento nelle ultime gare. Dopo il Gran Premio d’Olanda, Piastri aveva 34 punti di vantaggio sul compagno Lando Norris. Oggi il margine è sceso a soli 14 punti, con cinque appuntamenti (e due Sprint) ancora da disputare.
Nelle ultime quattro gare, il britannico ha costantemente preceduto il rivale, mentre Oscar ha attraversato una serie di weekend complessi, culminati in un quinto posto distante dai primi ad Austin, dopo l’incidente nella Sprint, il contatto con il compagno a Singapore e il botto al via a Baku. La situazione si complica anche per la progressione di Max Verstappen, che con tre vittorie nelle ultime quattro gare si è portato a 40 lunghezze da Piastri, riaprendo una corsa al titolo che sembrava chiusa.
Steiner: “Piastri deve sentire la squadra alle spalle”
Steiner ha suggerito che la flessione di Piastri possa avere origini psicologiche: “Dopo alcune gare difficili, forse ha iniziato a chiedersi se la squadra lo stia davvero sostenendo. Quando un pilota non percepisce appoggio totale, iniziano i dubbi, e questo si riflette in pista”.
La pressione esterna di Verstappen e la rivalità interna con Norris potrebbero aver minato la serenità del giovane australiano: “Quando senti che la squadra non è completamente dietro di te, la fiducia cala. E senza fiducia, commetti errori. È come in ogni ambito: se non ti senti libero di agire, non riesci a dare il meglio”.
McLaren mantiene la parità tra i piloti
Il team principal Andrea Stella ha chiarito che la McLaren continuerà a offrire pari opportunità a entrambi i piloti finché saranno entrambi matematicamente in corsa per il titolo. Solo quando uno dei due sarà fuori dai giochi, la squadra sceglierà di concentrare gli sforzi sull’altro.
Una strategia molto rischiosa: dare piena libertà ai due piloti potrebbe favorire un rientro di Verstappen, come già accadde nel 2007, quando Kimi Räikkönen conquistò il titolo ai danni dei due piloti McLaren, Lewis Hamilton e Fernando Alonso.
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