F1 | Red Bull, Horner: “Gli eSports sono un elemento chiave di questa generazione, Verstappen ne è l’esempio”
Il team principal commenta il "boom" del virtuale nel mondo della Formula 1, citando l'olandese: "Quando Max non è al simulatore, è a comprare giocatori su Fifa"
Il mondo virtuale è sbarcato con grande successo nel mondo della Formula 1. Il primo campionato ufficiale di eSports, nel quale si sono sfidati i venti migliori gamer di “Formula 1 2017”, ha attirato su di sé i riflettori di tutto il mondo, tanto da spingere Fernando Alonso a fondare un proprio team, chiamato “FA Racing G2 Logitech G”. Invece, la McLaren, attraverso un concorso che ha coinvolto migliaia di piloti virtuali, ha addirittura ingaggiato il 25enne olandese Rudy Van Buren come tester al simulatore.
Chris Horner, team principal della Red Bull, ha commentato il “boom” del virtuale in Formula 1: “È molto importante la quantità di persone impegnate globalmente negli eSports. In Premier League, ad esempio, Max Verstappen, quando non è occupato con il nostro simulatore, è a comprare giocatori su Fifa. È una questione generazionale, nella gioventù di oggi gli eSports sono un elemento chiave. Stiamo solo toccando la punta dell’iceberg”.
Liberty Media è comunque propensa ad aumentare i numeri già strabilianti fatti registrare dalla prima edizione delle F1 Esports Series: “La potenza del brand della F1 ci permette di muoverci verso molti nuovi mercati ed eSports è stata una mossa logica per noi“ – ha dichiarato il direttore commerciale Sean Bratches. “I numeri degli ascoltatori, soprattutto sul digitale, sono una prova delle nostre future possibilità in questo mondo”.
Federico Martino
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