F1 | Red Bull, ad Austin per giocare l’all-in nella sfida con la McLaren

Red Bull, nonostante diverse difficoltà, punta a rispondere alla crescita della McLaren con la MC38

F1 | Red Bull, ad Austin per giocare l’all-in nella sfida con la McLaren

Formula 1 Red Bull – Red Bull si appresta a vivere un momento cruciale al Gran Premio degli Stati Uniti, dove gli aggiornamenti tecnici, in particolare quelli relativi al fondo della RB20, avranno un impatto decisivo sul resto della stagione. Le speranze di Max Verstappen di conquistare il titolo mondiale 2024 e le ambizioni del team di vincere il Campionato Costruttori dipendono in larga misura da questi sviluppi.

In questa fase del campionato, ogni dettaglio è fondamentale e non c’è spazio per errori. Mentre i piloti si godono una pausa, le fabbriche dei team lavorano a pieno ritmo per prepararsi al rush finale. Anche McLaren, dopo mesi di dominio, sta implementando nuove soluzioni per migliorare ulteriormente le prestazioni delle monoposto di Lando Norris e Oscar Piastri, cercando di mantenere il proprio vantaggio.

Red Bull, ad Austin per fare all-in sui mondiali

La compagine Campione del Mondo, tuttavia, affronta la sfida di colmare il divario con McLaren e Ferrari, o quantomeno di rallentare l’aumento del distacco. In una competizione così serrata, ogni aggiornamento può fare la differenza. Uno dei principali ostacoli per Red Bull è il tempo limitato a disposizione in galleria del vento, una restrizione imposta dal loro status di campioni in carica fino al 30 giugno 2024. Al contrario, McLaren può contare su maggior tempo e risorse in questo ambito, un vantaggio che sta sfruttando al massimo.

Paradossalmente, il passato glorioso ora rappresenta un limite alla loro capacità di evolversi. A complicare ulteriormente la situazione, la squadra diretta da Christian Horner si trova a dover lavorare con una galleria del vento ormai datata, mentre una nuova struttura sarà operativa solo a partire dal 2026. A Woking, invece, hanno potuto beneficiare di tecnologie all’avanguardia che hanno alimentato la loro rapida crescita.

Tante novità sulla RB20 per contrastare la McLaren

Anche l’uso del simulatore ha creato qualche difficoltà dalle parte di Milton Keynes visto la discrepanze che i tecnici hanno riscontrato tra i dati ottenuti nei test virtuali e quelli raccolti in pista. Un esempio significativo è stato l’aggiornamento introdotto in Ungheria: efficace nei simulatori, ma deludente in gara.

Con le critiche di Verstappen che ne sono seguite, anche in modo non velato. Con queste sfide da affrontare e con un mondiale Piloti più aperto che mai, nonostante il vantaggio dell’olandese su Lando Norris, resta da vedere se Red Bull riuscirà a ritrovare la verve di inizio stagione e riaffermarsi come la squadra da battere in questi ultimi sei round del campionato.

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