F1 | Pagelle GP Arabia Saudita: Hamilton e Verstappen all’arma bianca

I voti ai protagonisti di Jeddah

F1 | Pagelle GP Arabia Saudita: Hamilton e Verstappen all’arma bianca

Lewis Hamilton 8,5 La sfanga nella tempesta con calma, esperienza, nervi saldi, riuscendo a uscire indenne dagli incontri ravvicinati con il terribile Max. Ha la monoposto più veloce e alla lunga riesce a sfruttarne il potenziale, come il comandante di una nave in tempesta. Dopo il GP ha la faccia provata, Lewis d’Arabia non ha vinto una corsa ma un incontro di boxe.

Max Verstappen 6 Funambolico, ai limiti della scorrettezza, spettacolare alla seconda ripartenza con un sorpasso all’interno da cineteca, emozionante per come le prova tutte per restare aggrappato al mondiale, epperò completamente pazzo quando tira dritto ad ogni staccata, in quella prepotenza nel non volersi mai far passare che poi ti presenta il conto alla distanza. Incomprensibile la frenata sul dritto per ridare posizione nel modo peggiore possibile. È velocissimo, ma aggressivo oltre il lecito. Il voto è una media tra la guida da 9 e la condotta da 3 in pagella.

Valtteri Bottas 7,5 Si tiene magistralmente lontano dai guai e brucia Ocon al fotofinish, conquistando il podio a Jeddah, ma anche il suo personale podio iridato. Si conferma una seconda guida solida, professionale fino all’ultimo.

Esteban Ocon 8 Protagonista un po’ per caso un po’ per merito, vince il mercante in fiera di Masi e si toglie lo sfizio di (ri) partire dalla pole. Meriterebbe il podio ma sul traguardo viene bruciato dallo slancio della W12 di Bottas.

Daniel Ricciardo 7,5 Poco spettacolare, ma molto efficace. Tra i muretti di Jeddah non sbaglia nulla, chiudendo quinto davanti alle Ferrari.

Charles Leclerc 8 Per come guida su questa pista avrebbe meritato molto di più. Il giro in qualifica è mostruoso, danneggiato dalla bandiera rossa, risale con piglio e mette in chiaro le cose con Sainz con un bel sorpasso.

Carlos Sainz 7 Contro la furia di Leclerc può poco ma è bello vedere i due alfieri del Cavallino battagliare tra loro in modo corretto. Nel complesso la sua è una gara positiva, con una rimonta convinta dal quindicesimo posto e un bellissimo sorpasso ai danni dell’AlphaTauri.

Antonio Giovinazzi 8,5 Pilota che si esalta nei circuiti stradali, non teme i muretti e il nono posto è la giusta ricompensa ad una stagione nella quale ha raccolto meno di quanto meritasse. Sauber potrebbe rimpiangerlo.

Sergio Perez 4 Completamente inutile alla causa Red Bull. Viene meno nel momento più importante.

Sebastian Vettel 6,5 Parte benissimo e sembra poter mettere insieme una bella gara, ma nel far west di Jeddah lui è uno dei bersagli preferiti dei pistoleri. Speronato in modo grossolano da Tsunoda e ammaccato senza complimenti da Raikkonen. Lui reagisce incredulo, a ben donde.

Kimi Raikkonen 4 Davvero non si capisce cosa volesse fare con Seb, tragicomico per come lo insegue nella chicane per andargli dentro. Un moto di affetto per l’amico tedesco?

Mick Schumacher 4 Sbatte e dal suo incidente Jeddah cambia volto, trasformandosi in una gara anarchica e senza regole.

Fernando Alonso 6 Poco a suo agio nelle curve saudite, ma il messaggio contro le scelte incoerenti della direzione gara è da annali.

Michael Masi 2 Una delle peggiori direzioni gara mai viste. Bandiera rossa messa inutilmente, dando uno spropositato vantaggio alla Red Bull. La scena del patteggiamento per la penalità a Verstappen è comica, non si possono mercanteggiare le posizioni così, è F1 non il gioco dell’oca. Masi sembra essere affetto da protagonismo, dopo Spa abbiamo assistito ad un’altra gara del tutto arbitraria, con il regolamento applicato in modo “elastico”. E in più in una stagione così tirata non è mai stato capace di tenere Hamilton e Verstappen nei binari di una sfida leale. Inadeguato.

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