F1 | No Charles, la missione mondiale contro la McLaren è impossibile

Charles Leclerc crede ancora nel titolo, ma i numeri esaltano la McLaren e rendono la missione della Ferrari praticamente impossibile

F1 | No Charles, la missione mondiale contro la McLaren è impossibile

Charles, sveglia! È inutile continuare a illudersi: la missione mondiale contro la McLaren è ormai una chimera. Non sono le emozioni a parlare, ma i numeri crudi e spietati. La MCL38 si è presa con forza lo scettro di vettura più completa del mondiale, mentre la Ferrari, il glorioso Cavallino Rampante, arranca tra promesse mancate e fallimenti tecnici. È inutile girarci intorno: il 2024 avrebbe potuto segnare la rinascita della Rossa, ma si è trasformato nell’ennesima stagione di illusioni infrante. E la McLaren, dal canto suo, sta dimostrando cosa vuol dire davvero avere fame di vittoria.

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Illusioni e disillusioni di un team in crisi

All’inizio della stagione, la Ferrari ci aveva fatto credere che fosse l’anno del riscatto. “Colmare il gap con i top team” era diventato il mantra ripetuto in ogni intervista, ma la verità è che questo gap si è trasformato in un abisso. Gli sviluppi tecnici della SF-24, seppur migliori rispetto al 2023 disastroso, non sono nemmeno lontanamente vicini a ciò che serve per competere ai massimi livelli. Eppure, anno dopo anno, continuiamo a sentirci dire che il prossimo sarà quello buono.

Ma quante altre volte dovremo ascoltare queste promesse vuote? La mancanza di costanza, le scelte strategiche sbagliate e una catena di problemi hanno bruciato qualsiasi possibilità di lottare per il titolo. Prima ancora della pausa estiva, la Ferrari era già fuori dai giochi. E mentre noi speravamo in un miracolo, la McLaren costruiva la sua ascesa gara dopo gara, dimostrando cosa significa lavorare bene e con visione.

McLaren, la lezione di chi sa crescere

Guardiamo i fatti: mentre la Ferrari crolla, la McLaren vola. Andrea Stella e Rob Marshall hanno trasformato una squadra che, fino a poco tempo fa, era in piena crisi in un’armata vincente. Hanno ottimizzato ogni aspetto, dalla gestione delle gomme all’aerodinamica, due settori dove la Ferrari continua a fare acqua da tutte le parti. Mentre a Maranello si arrancava con alti e bassi, la McLaren ha trovato un equilibrio devastante, con una vettura capace di brillare su ogni tipo di circuito.

Non c’è nemmeno bisogno di confrontare le ultime gare. Sì, c’è stato il successo di Monza, ma è stato più una magia strategica che un merito della macchina. A Baku, la lotta con Piastri è stata entusiasmante, certo, ma non illudiamoci: la McLaren è semplicemente superiore. Mentre noi continuiamo a difenderci disperatamente, loro avanzano con una sicurezza spaventosa, gestendo meglio le gare (aspetto su cui sono migliorati e parecchio) e dimostrando che la fame di vittoria è qualcosa che la Ferrari sembra aver perso per strada.

Ferrari, è finita!

Guardiamoci negli occhi: il sogno mondiale della Ferrari è morto. I tifosi che speravano in un ritorno trionfale ai vertici si trovano a fare i conti con l’ennesima stagione di fallimenti. Anche se Leclerc e Sainz continueranno a lottare per qualche podio qua e là, è chiaro che per quest’anno non c’è più speranza. La McLaren è troppo avanti, troppo forte, e la Ferrari è rimasta indietro, prigioniera delle sue stesse promesse mai mantenute.

E ora cosa ci resta? Qualche briciola, qualche gara da provare a salvare per chiudere l’ennesima stagione senza titoli. Ma non è questo che vogliamo, non è questo che si merita il Cavallino Rampante. La verità è che siamo stufi di sentire che “il prossimo anno sarà diverso”. Se la Ferrari vuole davvero tornare grande, deve riconoscere i propri errori e ripartire con uno spirito diverso. Più cattivo. Perché così non si può più andare avanti.

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