F1 | Mercedes, Wolff: “Monaco è magica, ma dobbiamo evitare certe situazioni in futuro”
"Bisogna rivedere la regola del doppio pit-stop e capire come fare meglio in futuro", ha detto Toto
Il Gran Premio di Monaco 2025 verrà ricordato come quello delle due soste obbligatorie in gara. Una regola voluta da FIA e Formula 1 per cercare di movimentare la domenica, spesso soporifera. L’esperimento è palesemente fallito, e molti piloti, quasi la totalità, ha espresso parere negativo in merito a questa norma, che ha di fatto costretto alcuni team a decidere di rallentare volutamente per quasi tutta la gara così da favorire le soste dei loro piloti senza che essi perdessero posizioni. La Mercedes è stata una delle squadre più penalizzate: partite quasi da fondo gruppo, le due W16 sono rimaste inchiodate dietro la Williams praticamente per tutta la gara, fino a quando Russell non ha deciso di superare Albon tagliando la chicane del porto e prendendosi una sonora penalità. La regola va rivista, se non addirittura cancellata.
“Oggi non è stata proprio la nostra giornata – ha ammesso Toto Wolff, team principal della Mercedes. Partire dalla quattordicesima e quindicesima posizione sarebbe stata una sfida, e lo sapevamo fin dall’inizio. Non c’erano scenari realistici che ci avrebbero portato a punti, e sperare in una bandiera rossa o in una Safety Car era l’unica opzione disponibile. Le qualifiche di sabato ci hanno penalizzato per la gara di oggi, e questo, a Monaco, accade spesso quando si parte indietro”.
“È stata una gara frustrante per il nostro team, e sono sicuro che anche molti tifosi non abbiano apprezzato lo spettacolo. Come sport, dovremo esaminare la regola obbligatoria delle due soste e capire come evitare simili situazioni in futuro. Monaco resta comunque un evento incredibile, con un’atmosfera unica. È un weekend divertente, ma non sorprende che il sabato sia spesso più importante della gara stessa. Dobbiamo fare in modo di non perdere la magia di Monaco, cercando comunque di offrire la miglior gara possibile su queste strade così strette”.
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