F1 | Mercedes, Russell contro l’effetto suolo: “Non si può correre con questi sobbalzi per altri quattro anni”
L'inglese non le manda a dire: "Dobbiamo parlarne, siamo tutti sulla stessa barca"
Altra giornata molto difficile per la Mercedes. George Russell, il migliore delle Frecce d’Argento ha concluso in settima posizione nella seconda e ultima sessione di prove libere del venerdì del Gran Premio dell’Azerbaijan. L’inglese ammette come Ferrari e Red Bull siano al momento irraggiungibili, ma punta senza mezzi termini il dito contro questa nuova era di vetture. Il porpoising è evidente, e la W13 è tra le vetture che più ne soffre quest’anno, e guidare in queste condizioni non è affatto facile, e può anche creare dei problemi fisici ai piloti.
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“Non siamo competitivi come vorremmo – ha ammesso Russell. E’ una pista difficile per le gomme, ci sono piloti che hanno centrato il giro migliore alla fine del run, mentre Ferrari e Red Bull sembrano in grado di andare subito forte. Al momento hanno una vettura decisamente più veloce della nostra e stiamo facendo il possibile per recuperare. Gli pneumatici comunque sono solo il 50% del problema, il resto è da individuare nella prestazione della macchina. Con le auto adesso così vicine al suolo, nelle curve ad alta velocità tocchiamo completamente il fondo, è così per tutti, non è molto comodo: non so cosa riserverà il futuro per questa generazione di vetture, ma non possiamo correre così per i prossimi quattro anni, quindi sarà necessario parlarne perché siamo tutti sulla stessa barca”.
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