F1 | McLaren, James Key: “Le monoposto del 2022 da uno a tre secondi più lente delle attuali”
Il direttore tecnico della McLaren è più ottimista di altri colleghi del Circus che ipotizzavano ritardi nell'ordine dei sette secondi
La rivoluzione tecnica del 2022 è una delle più attese di sempre, perché pensata e ideata con il preciso scopo di semplificare fortemente l’aerodinamica e la concezione delle monoposto nella duplice ottica di una riduzione dei costi di progettazione e di un livellamento generale che possa consentire alla Formula 1 di essere più competitiva e appetibile.
Ovviamente, in una F1 sempre più esasperata dal punto di vista della deportanza, la forte riduzione del carico ha fatto ipotizzare un drastico peggioramento delle performance delle vetture, che potrebbero risultare fino a sette secondi al giro più lente delle auto attuali.
Uno dei tecnici più stimati del giro non è però della stessa idea; James Key – direttore tecnico della McLaren e tra i principali artefici della (lenta) resurrezione di Woking – pensa che le monoposto di nuova generazione conterranno il distacco dalle attuali nell’ordine dei tre secondi al giro.
“La previsione dei tempi sul giro è oggetto di discussione interna perché è un elemento importante nella progettazione della monoposto – ha spiegato Key in una intervista rilasciata ai tedeschi di Auto Motor und Sport – Ovviamente saremo più lenti perché andremo a generare meno deportanza, ma non credo ai sette secondi di distacco dalle monoposto di oggi paventati dai più pessimisti. Credo che perderemo da uno a tre secondi al giro”.
Il direttore tecnico della McLaren è inoltre convinto che il nuovo regolamento lascerà comunque piena autonomia progettuale:
“E’ normale che ci saranno somiglianze tra le monoposto, ma le macchine resteranno diverse e facilmente distinguibili, le regole lasciano sufficiente libertà per diversificare. Sarà importante partire da un concetto efficiente e giusto e poi vedere quanta libertà ci si può prendere con le norme. E non credo che le F1 del 2022 saranno identiche ai disegni che si vedono in giro, in alcune parti sì, ma molte aree saranno diverse”.
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