F1 | Isola spiega le scelte Pirelli per Baku: “Presenta molte differenze con Monaco”
"E' un tracciato unico nel suo genere", ha affermato Isola
Tramite il “solito” comunicato stampa di presentazione del week-end di gara, Pirelli ha spiegato la scelta delle mescole per il prossimo Gran Premio dell’Azerbaijan, sesto appuntamento del mondiale 2021 di MotoGP. Come da previsione, la Casa italiana ha scelto di portare a Baku le gomme più morbide della gamma, privilegiando quindi la performance. Un dato importante che potrebbe variare e non di poco le strategie durante il week-end di gara.
Perché Pirelli ha nominato queste mescole
* Per la prima volta per il Gran Premio dell’Azerbaijan sono state scelte le tre mescole più morbide della gamma: C3, C4 e C5 sono state nominate rispettivamente P Zero White hard, Yellow medium e Red soft. La nomination è più morbida di uno step rispetto all’ultima edizione disputata nel 2019, ed è la stessa dell’ultima gara a Monaco.
* Questa scelta introduce un ulteriore elemento di strategia, dato che nel 2019 la mescola hard non fu scelta da nessuno per la gara. La nomination mescole più morbida di uno step dovrebbe permettere alla C3 hard di giocare un ruolo nel weekend e ampliare quindi la scelta strategica.
* L’asfalto del tracciato cittadino di Baku è uno tra i meno aggressivi dell’anno in termini di rugosità e di carichi sui pneumatici: anche per questo motivo C3, C4 e C5 sono le mescole più adatte.
Baku, le caratteristiche del circuito
* In passato Baku è stato descritto dai piloti come un tracciato con le difficoltà tipiche di un circuito come Monaco ma veloce come Monza. Questo rende l’idea di quella che è la natura del circuito cittadino più veloce e lungo della stagione. A parte questo aspetto, Baku ha tutte le caratteristiche di un circuito cittadino, con un asfalto ‘sporco’ e scivoloso in rapida evoluzione, specialmente se si considera che non si è disputata alcuna gara negli ultimi due anni. Le barriere non lasciano spazio ad alcun errore e sono particolarmente strette in alcuni punti, come Curva 9.
* Per questo motivo l’ingresso della safety car è molto probabile e può quindi influire sulla strategia di gara.
Nell’ultima edizione del 2019, la strategia vincente è stata quella a una sosta soft-medium, scelta dai primi quattro al traguardo. Charles Leclerc (Ferrari) è arrivato quinto con la strategia opposta: medium-soft, con una seconda sosta a fine gara per realizzare il giro veloce su soft. In quella occasione, la finestra per il pit stop è stata piuttosto ampia, con alcuni stint molto lunghi su medium C3 (equivalente alla hard di quest’anno).
* Baku è soprannominata “la città dei venti” a causa del meteo instabile e molto ventoso. Un aspetto che influisce sull’equilibrio aerodinamico su un tracciato già complesso per trovare il set-up ottimale.
* A causa del lungo rettilineo di Baku, i livelli di deportanza sono piuttosto bassi. Questo fattore enfatizza il grip meccanico dei pneumatici sulle 20 curve piuttosto impegnative del tracciato azero.
Mario Isola, responsabile F1 e Car Racing di Pirelli
“Da un tracciato unico nel suo genere ad un altro altrettanto particolare: Baku presenta molte differenze con Monaco, ma la precisione richiesta nell’evitare errori è la stessa. Per la prima volta portiamo in Azerbaijan le tre mescole più morbide della gamma P Zero, già viste quest’anno in aizone a Monaco. La ragione di questa scelta sta nel fatto che nel 2019 la hard non fu utilizzata da nessuno per la strategia di gara, a differenza della medium scelta da tutti. Con questa nomination speriamo di vedere tutte e tre le mescole giocare un ruolo importante e, di conseguenza, strategie diverse in gara. In Formula 2 c’è uno step tra le mescole, com’è già successo nel primo round in Bahrain: una scelta che crea una differenza netta tra le soluzioni disponibili e che dovrebbe portare a gare entusiasmanti e molto tattiche, su un tracciato sfidante che è famoso per la sua imprevedibilità”.
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