F1 | Il sorpasso di Leclerc è puro racing: FIA riscriva i regolamenti, Ferrari si adegui al suo campione

Inutile caccia al "Ha tutte e quattro le ruote fuori dalla linea bianca". Assuefazione da semplici scambi di posizione col DRS

F1 | Il sorpasso di Leclerc è puro racing: FIA riscriva i regolamenti, Ferrari si adegui al suo campione

Il Gran Premio d’Olanda vinto da Oscar Piastri è stato uno dei più bui della storia recente della Ferrari. Entrambe le vetture di Maranello si sono ritirate in curva 3, per motivi diversi, lanciando nello sconforto i tantissimi tifosi della Rossa che negli anni stanno vivendo un incubo sportivo difficile da digerire. In attesa dell’arrivo a Monza, dove ci si aspetta comunque un bagno di folla e affetto, Leclerc e Hamilton dovranno invertire la rotta dopo un weekend davvero pessimo per il Cavallino Rampante.

Se da un lato il sette volte campione del mondo sta faticando e non poco nella sua nuova dimensione con la Scuderia italiana, dall’altra parte abbiamo un ragazzo di un talento smisurato, intrappolato in un contesto che non riesce a dargli ciò che vuole e merita. Charles è chiaramente un pilota fortissimo, non lo scopriamo certo oggi, e sta tirando la carretta praticamente da solo da più di sei anni, senza mai ricevere in cambio dalla Ferrari un grazie. Questo ringraziamento si deve tramutare in una macchina vincente per un pilota che ha tutte le carte in regola per diventare campione del mondo.

Sì, ancora una volta Leclerc ha dimostrato, con una manovra da puro racing anni ’70/’80 (e che richiama i sorpassi di Zanardi e Valentino Rossi a Laguna Seca, ndr) di avere quel qualcosa in più che certi suoi colleghi, anche coetanei, non hanno. Perché se è vero che, per i regolamenti folli di oggi, la SF-25 del monegasco era più di là che di qua, dall’altra parte abbiamo visto un qualcosa tale da farci sobbalzare dalla sedia o dal divano come non accadeva da tempo. Poi l’investigazione, giusta per i tempi che corrono, che porta però a un nulla di fatto. Charles si è ritirato per essere stato speronato dall’altra Mercedes, quella di Antonelli, e probabilmente la Federazione ha voluto usare il guanto di velluto per non accanirsi e non dare alla Ferrari una doppia penalità (Hamilton cinque posizioni da scontare nella prossima gara) nella sua Monza.

La vogliamo interpretare così, perché certe manovre in passato sarebbero state sanzionate, applicando quell’assurdo regolamento che vieta ogni qualsivoglia contatto, sportellata, sberla sportiva, basti vedere i dieci secondi da mani nei capelli dati a Sainz. Ecco perché, per evitare certi imbarazzi, sarebbe meglio che la FIA riscrivesse tutto da capo, capendo che c’è una via di mezzo tra uno scambio di posizioni (non chiamateli sorpassi) con il DRS e una speronata. Ecco, quel mezzo è Leclerc che fa una mossa vecchio stile, passando dove nessuno ci ha mai provato prima.

Ferrari, la colpa è anche tua

Charles è costretto a certe manovre anche per “merito” della Ferrari. La Scuderia di Maranello ha in casa il gioiello monegasco dal 2019, e non è mai riuscita, se non per una manciata di gara nel 2022, a dargli una vettura in grado di lottare per il titolo mondiale piloti. Una situazione che ha creato nel #16 una frustrazione sempre più crescente nel tempo, anche perché, parliamoci chiaro, è più forte di Norris, oggi contendente al titolo, ma anche di molto, così come lo è di Russell. Diciamo che, della generazione un po’ più giovane, solo Verstappen è considerabile migliore del ferrarista, il resto è tutto da vedere.

Leclerc ha il Cavallino Rampante nelle vene, è chiaro, ma sarebbe anche logico che andasse a cercare una monoposto che possa dargli una vera opportunità di vittoria, e il suo talento lo meriterebbe. Il sorpasso di ieri, da antologia per cattiveria, determinazione e palle, merita un seguito, e la Ferrari deve necessariamente mettersi in pari con quello che al momento è il suo campione, ma non per mondiali vinti, ma perché trascinatore di un team che non riesce più a trovare la retta via.

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