F1 | Il licenziamento di Horner potrebbe costare alla Red Bull circa 45 milioni di euro

Stando ai rumors dall'Inghilterra, l'ex team principal aveva un contratto fino al 2030

F1 | Il licenziamento di Horner potrebbe costare alla Red Bull circa 45 milioni di euro

Il recente licenziamento di Christian Horner dalla Red Bull, annunciato ufficialmente all’inizio della settimana, rappresenta una delle scelte più significative nella storia recente della scuderia e della Formula 1. Una decisione che, oltre all’impatto sportivo e organizzativo, avrà anche conseguenze economiche rilevanti. Sebbene non sia più coinvolto nelle attività operative del team, Horner è ancora formalmente alle dipendenze dell’azienda, in attesa che vengano definiti i termini del suo allontanamento. Il manager britannico, al vertice della squadra per oltre vent’anni, aveva, secondo diverse fonti, un contratto valido fino al 2030.

Nel bilancio 2023, Horner risultava percepire uno stipendio pari a 7 milioni di sterline annui, esclusi eventuali bonus legati ai risultati. Una cifra che potrebbe essere ulteriormente lievitata negli ultimi anni, considerando i successi ottenuti con Max Verstappen e la costante competitività del team. In caso di recesso anticipato dal contratto, si stima che la somma complessiva da corrispondergli potrebbe aggirarsi attorno ai 40 milioni di sterline (più di 46 milioni di euro, ndr), a seconda delle clausole presenti.

Il licenziamento arriva al termine di un periodo segnato da tensioni interne e cambiamenti strutturali, ma Horner, con 14 titoli mondiali e 124 vittorie da team principal, rimane una figura di spicco nel paddock. Nei prossimi mesi sarà probabilmente al centro di nuove trattative, non necessariamente solo sul piano economico. Il suo nome è già stato accostato a squadre come Ferrari, Cadillac Alpine, e non si esclude un possibile ritorno con un nuovo incarico, magari con un ruolo dirigenziale di livello superiore.

Un ostacolo alla sua immediata ricollocazione potrebbe essere rappresentato dal gardening, il periodo in cui un ex dipendente, pur essendo ancora sotto contratto, non può lavorare per realtà concorrenti. Considerando l’importanza delle informazioni tecniche in vista delle nuove normative del 2026, Red Bull vorrà certamente limitare al massimo ogni rischio di condivisione con altri team, ma si pensa che già da gennaio Horner potrà tornare operativo.

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