F1 | Hill prova a spiegare la flessione di Pistri: “L’approccio al mondiale è cambiato”
Damon Hill e la crisi di risultati che sta attraversando Oscar Piastri in questo finale di stagione
F1 Hill Piastri – Dopo la pausa estiva, il nome di Oscar Piastri sembrava destinato a dominare il finale di stagione 2025. La vittoria in Olanda e il contemporaneo ritiro di Lando Norris avevano proiettato il pilota australiano in testa al Mondiale, con un margine rassicurante anche su Max Verstappen.
Ma la parabola del giovane della McLaren si è rapidamente trasformata in una spirale negativa. Dal Gran Premio d’Italia in avanti, Piastri ha perso costanza, incisività e fiducia, lasciando per strada punti preziosi e vedendo svanire il vantaggio costruito nella prima parte dell’anno. Dopo il recente round in Messico, il #81 è scivolato addirittura al secondo posto in classifica, un solo punto dietro a Norris ma con un trend di rendimento decisamente opposto: 47 punti raccolti contro gli 82 del compagno di squadra e i 116 di Verstappen.
Errori, tensioni e ordini di scuderia
E proprio in tal senso, Damon Hill – campione del mondo 1996 – ha provato a spiegare le cause del calo ai microfoni di Stay On Track:
“L’unica spiegazione è che il suo approccio mentale sia cambiato. Aveva il lusso di un vantaggio in classifica e all’improvviso ha perso la bussola. Mark Webber una volta disse che Piastri non aveva ancora davvero spinto al limite la macchina, poi a Baku l’ha distrutta più volte. È come se non vedesse più la stagione come una serie di gare singole, e questo è il modo giusto di affrontarle”. Il riferimento di Hill è a una sequenza di errori e contatti che hanno minato la fiducia del pilota di Melbourne, tra cui il tocco con Norris a Singapore e gli ordini di scuderia che lo hanno penalizzato in Azerbaigian, alimentando malumori nel box McLaren.
Il peso della pressione
A quattro gare dalla fine del campionato, Piastri è ancora in piena corsa per il titolo, ma secondo Hill il nodo principale resta la gestione emotiva: “La posizione che occupa è fantastica, ma ti logora. Mi chiedo se questo non sia il problema di Oscar: il peso del dover confermare ogni weekend di essere all’altezza. Quando sei giovane e hai tutto da dimostrare, quel peso può diventare enorme.” Le prossime tappe in Brasile e in medio-oriente diranno se l’australiano saprà reagire e ritrovare la lucidità mostrata nella prima metà di stagione. Per tornare a giocarsi il titolo con le stesse certezze di qualche mese fa, Piastri dovrà prima di tutto liberarsi dal peso più difficile da gestire: quello delle aspettative.
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