F1 | Haas, Steiner: “Tutti dovrebbero poter lottare per il podio”

Il sogno di poter raggiungere il podio è comune a tutte le scuderie, anche quelle più piccole che difficilmente riescono a conquistare punti importanti e giocano sempre nelle retrovie. Sebbene Gunther Steiner creda che sia letteralmente “impossibile” livellare il livello delle scuderie in Formula 1, afferma che non c’è ragione per cui non possa diventare realtà con l’aiuto dei “controllo dei costi”. Al momento le prime tre squadre in F1 e tutti i più grandi dello sport hanno un vantaggio enorme in pista. Si parla però di un limite di bilancio che entrerà in vigore forse già nel 2018 e che limiterebbe le squadre a soli 150 milioni di sterline l’anno.

In un’intervista a ESPN Steiner ha spiegato come questa situazione potrebbe risolvere il dislivello tra i team: “Al momento, è impossibile, perché i bilanci e le persone che ci lavorano sono così diversi. Ma ci sono piani per migliorare molto questa questione con una regolamentazione del controllo dei costi che è un modo migliore per distribuire i premi. Ogni squadra dovrebbe avere la possibilità di andare sul podio. Questo è quello a cui la F1 dovrebbe mirare nei prossimi due o tre anni”, ha spiegato.

Secondo il capo della Haas, infatti, gran parte delle differenze tra squadre è legata alla disparità di disponibilità economiche che i team hanno per investire in tecnologia, servizi, sviluppo: “In un paio di stagioni ogni squadra dovrebbe avere una probabilità realistica di conquistare podi con il giusto lavoro e sviluppo. Al momento, il miglior lavoro che fa la maggior parte delle squadre è per l’ottavo, il nono e il decimo posto. Nei primi tre hai Ferrari, Mercedes, Red Bull. Se li togliete, ogni squadra sarebbe stata sul podio [nel 2017] perché quella lotta dietro i tre grandi è così imprevedibile e può essere diversa ogni gara. Se togliete queste squadre, devi solo finire sesto per essere sul podio. Abbiamo fatto sesto, la Force India anche, così come Williams, Toro Rosso, McLaren, gli unici fuori sono i piloti Sauber. Quindi non è così lontano!”, ha concluso.

Fabiola Granier