F1 | Haas, Mick Schumacher: “La squadra ha deciso di non farmi passare”
"Avrei potuto attaccare Esteban, ma è bello vedere che abbiamo un buon ritmo" ha aggiunto il tedesco, che si è difeso a lungo da Lewis Hamilton
Dire che Mick Schumacher ha le spalle larghe è un eufemismo. Il pilota tedesco, a Silverstone, aveva già lottato ruota a ruota con un campione del mondo, Max Verstappen, e anche a Spielberg non è stato da meno. Mick mantiene la posizione alla partenza, e il suo passo è talmente buono che comincia a chiedere alla squadra di avere strada libera da parte di Magnussen, sesto. La squadra non interviene e quando Schumacher sferra l’attacco si intromette Perez, che ha poi la meglio su entrambi. Dalla tredicesima tornata cominciano dieci giri di fuoco che lo vedono protagonista: il tedesco si difende niente meno che da un sette volte campione del mondo, Lewis Hamilton La Mercedes ci prova e ci riprova, ma Hamilton fa fatica: dopo nove giri il britannico riesce a prendersi l’ottava posizione e il punto a disposizione, lasciando Mick deluso in nona. Peccato per Schumacher, che avrebbe potuto conquistare nuovamente dei punti – i primi li ha conquistati a Silverstone – ma la Sprint Race ha mostrato un ottimo passo della Haas che domani potrà lottare. per posizioni importanti.
“Credo che avessimo la velocità per attaccare Esteban, ma il team ha deciso di non farlo, di non lasciarmi passare e lottare. E’ qualcosa che dovremo riguardare e capire, se la squadra pensasse che non fossi in grado di lottare o altro, ma credo che abbiamo perso una posizione per questo motivo – ha subito detto Mick – avrei potuto attaccare e non mi hanno fatto passare. Alla fine siamo tutti umani e siamo piloti, non mi interessa da chi mi devo difendere per mantenere la posizione e manterrò lo stesso atteggiamento con chiunque, è stato bello però vedere che avevamo il passo per essere anche più forti di quanto abbiamo dimostrato e questo è positivo. La battaglia con Lewis è stata divertente, sono sorpreso di aver potuto lottare così a lungo. Peccato, avremmo potuto conquistare dei punti oggi“.
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