F1 GP Monza | Piastri investigato, arriva la reprimenda per la McLaren

Il pilota australiano ha lasciato i box prima del consentito dopo una bandiera rossa

F1 GP Monza | Piastri investigato, arriva la reprimenda per la McLaren

Durante la seconda sessione di prove libere del Gran Premio d’Italia a Monza, Oscar Piastri è finito sotto investigazione per un’uscita anticipata dal box durante un periodo di bandiera rossa. L’episodio si è verificato pochi secondi prima che la Direzione Gara confermasse ufficialmente la ripresa dell’attività in pista. Il team McLaren ha riconosciuto di aver interpretato in maniera errata i messaggi ufficiali, confondendo l’indicazione di “pista libera” con quella relativa all’orario effettivo di ripartenza. Nonostante la violazione, i commissari hanno valutato che, trattandosi di prove libere, non vi sia stato alcun vantaggio sportivo rilevante.

Il precedente riguarda le Mercedes di Russell e Antonelli, che in Bahrain, durante la qualifica, fecero la stessa cosa. In quel caso i due piloti del team di Brackley presero una posizione di penalità in griglia di partenza.

Sentenza dei Commissari FIA – Prove Libere 2

Sessione: Prove Libere 2
Fatto: La vettura n. 81 è entrata nella corsia di sorpasso durante un periodo di bandiera rossa, prima che la ripresa della sessione fosse ufficialmente confermata.
Infrazione: Violazione dell’Articolo 12.2.1 i) del Codice Sportivo Internazionale FIA e inosservanza delle Note di Evento del Direttore di Gara (punto 22.2, documento 4).
Decisione: Reprimenda per il team

Motivazione:
Dall’analisi delle prove video e dei dati cronometrati risulta che la vettura n. 81 (Piastri) è uscita dal garage alle ore 17:13.50, mentre la Direzione Gara ha confermato la ripresa della sessione soltanto alle 17:14.09, in violazione del punto 22.2 delle Note di Evento.

Il team ha ammesso di aver commesso un errore, reagendo al messaggio “pista libera” anziché a quello che indicava l’orario effettivo di ripartenza. I commissari, considerando che l’episodio è avvenuto durante le prove libere e che non vi è stato alcun vantaggio sportivo significativo, hanno ritenuto adeguato limitarsi a una reprimenda.

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