F1 GP Miami | McLaren, Norris: “Macchina più adatta a Piastri? Difficile rispondere”

"Non credo che le direttive di Barcellona cambieranno le carte in tavola, gli altri possono dire quello che vogliono", ha aggiunto

F1 GP Miami | McLaren, Norris: “Macchina più adatta a Piastri? Difficile rispondere”

Il Gran Premio di Miami sarà sempre importante per Lando Norris, avendo vinto per la prima volta in carriera in Formula 1 proprio sul tracciato della Florida circa dodici mesi fa. Nell’ultimo anno però, le certezze del britannico sono venute sempre meno: prima, nel confronto con Verstappen, è stato sempre bastonato, e sta accadendo più o meno la stessa cosa anche con Piastri, suo compagno di squadra e leader del mondiale piloti da Jeddah in poi. Che la McLaren MCL39, miglior vettura del Circus, si adatti di più alle esigenze dell’australiano? O semplicemente c’è una differenza di talento tale da non permettere a Lando di competere davvero con il nativo di Melbourne?

“Sto lavorando per capire dove posso migliorare – ha detto Norris. Non si tratta né di mancanza di velocità né di talento: ci sono aspetti legati alla guida e al feeling con la macchina su cui devo ancora lavorare. L’aggiornamento per rendermi la macchina più adatta? Potrà aiutare, ma non so esattamente quando arriverà. Credo sia più un insieme di piccoli interventi che verranno introdotti progressivamente. Però non voglio aggrapparmi solo a questo. Il team sta lavorando tanto e sono fiducioso che troveremo una soluzione. Non pensiamo che da Barcellona in poi i valori in campo possano cambiare in modo significativo. Credo che saremo competitivi per tutta la stagione. Gli altri possono pensarla diversamente, ma noi abbiamo fiducia”.

“Una macchina più adatta a Piastri? È difficile rispondere. Credo ci siano alcuni aspetti che oggi non mi permettono di avere le sensazioni che mi servirebbero per guidare come so fare. Sono dettagli, ma in qualifica si gioca tutto sui centesimi, ed è lì che faccio più fatica. Forse lui è stato più rapido ad adattarsi, ma arriveranno aggiornamenti che potranno aiutarmi a esprimermi meglio. Non mi aspettavo che l’adattamento all’inizio della stagione fosse così difficile: alla vigilia non c’erano segnali in questo senso. Sapevamo che la macchina sarebbe stata più veloce, ma finché non vai in pista non te ne rendi conto. E poi ci sono circuiti dove mi sono trovato meglio, altri meno”.

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