F1 | GP Bahrain, Mario Isola spiega le scelte di Pirelli per l’appuntamento a Manama
Squadre e piloti avranno a disposizione le mescole C1, C2 e C3 per l'appuntamento a Sakhir
Tutto pronto in casa Pirelli per il prossimo Gran Premio del Bahrain, secondo appuntamento di questo mondiale 2019 di Formula 1.
In un’intervista riportata nel media di presentazione dell’evento, infatti, Mario Isola ha spiegato le scelte portate avanti dai tecnici per l’appuntamento al Sakhir, sottolineando come le mescole C1 e C2 nominate per l’evento saranno leggermente più morbide rispetto alla hard e alla medium utilizzata nella passata stagione. Questo chiaramente aiuterà le strategie e renderà la gara più incerta.
CARATTERISTICHE DEL TRACCIATO
* L’asfalto è il più abrasivo della stagione, con il fondo che è stato realizzato con granito proveniente dalla Gran Bretagna: per questo motivo sono state nominate le tre mescole più dure.
* La temperatura asfalto può abbassarsi molto durante la gara e influenzare così la strategia, allungando gli stint.
* Nel 2018, Sebastian Vettel ha vinto con un solo pit stop, mentre la maggior parte dei piloti ha fatto due soste. La gara è stata dominata dalla tattica, con stint lunghi per molti piloti.
* Questo circuito enfatizza accelerazione, frenata e trazione, non le curve veloci: è fondamentale gestire al meglio i pneumatici posteriori.
* La seconda sessione di prove libere, che si svolge nel tardo pomeriggio, è l’unica rappresentativa delle reali condizioni di qualifica e gara, quindi i team concentreranno la maggior parte delle simulazioni in quei 90 minuti.
“In passato la gara in Bahrain è stata molto combattuta dal punto di vista della strategia, come ad esempio nel 2018: speriamo che anche quest’anno sia così”, ha dichiarato Mario Isola, responsabile F1 e car racing di Pirelli. “Le mescole C1 e C2 nominate per questa gara sono più morbide rispetto a hard e medium del 2018, dovrebbero quindi adattarsi meglio alle caratteristiche di questo tracciato”.
Sulla scelta delle mescole da parte delle squadre ha aggiunto: “Nonostante la gestione dei pneumatici posteriori sia un elemento chiave in Bahrain, solo pochi team hanno scelto più set di hard. Come sempre, la vera sfida sarà gestire la trazione, su un circuito variabile con temperature in calo e l’asfalto più abrasivo di tutta la stagione”.
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