F1 | Ferrari, numeri e curiosità sul Gran Premio di Gran Bretagna

I numeri più importanti relativi alla gara di Silverstone

Ferrari, attesa per il decimo appuntamento del mondiale 2021 di Formula 1
F1 | Ferrari, numeri e curiosità sul Gran Premio di Gran Bretagna

2. I Gran Premi da sempre presenti nel calendario del campionato del mondo di Formula 1: quello di Gran Bretagna e quello d’Italia. La prima gara del Mondiale si svolse proprio a Silverstone il 13 maggio del 1950 e venne vinta da Giuseppe Farina su Alfa Romeo, mentre l’anno seguente arrivò il primo successo della Scuderia Ferrari con José Froilán González sulla 375 F1. La corsa si è disputata a Silverstone in 54 occasioni; in dodici si è gareggiato a Brands Hatch e in cinque ad Aintree.

7. I piloti autori a pari merito del giro più veloce della corsa nel Gran Premio di Gran Bretagna 1954. Il cronometro disponeva solamente dei decimi di secondo e a far segnare il tempo di 1’50”0 furono i ferraristi José Froilàn Gonzalez – che vinse anche la corsa – e Mike Hawthorn; i piloti della Maserati, Alberto Ascari, Onofre Marimòn e Stirling Moss; quello della Mercedes, Juan Manuel Fangio e Jean Behra con la Gordini. A ciascuno di loro andò un settimo del punto che spettava a chi otteneva la miglior prestazione in gara, circa 14 centesimi…

8. La posizione più arretrata dalla quale si è vinto il Gran Premio di Gran Bretagna. A riuscire nell’impresa fu Carlos Reutemann – scomparso esattamente una settimana fa – al volante della Ferrari 312 T3 in un’edizione disputata a Brands Hatch. Per quanto riguarda Silverstone la rimonta migliore la mise a segno Emerson Fittipaldi nel 1975 quando scattò con la McLaren dalla settima posizione. Tra i recuperi terminati sul podio risulta imbattibile quello del 1954, quando Onofre Marimòn giunse terzo dopo essere partito 28° con la Maserati.

1907. L’anno di inaugurazione del primo impianto permanente per competizioni motoristiche. Il 17 giugno vicino a Weybridge, nel Surrey, aprì ufficialmente i battenti il Brooklands Motor Circuit, disegnato e voluto dall’imprenditore Hugh Locke King. Aveva una forma ovale, con una particolarità: il rettilineo dei box era utilizzato solo per la partenza e l’arrivo – oltre che per i pit stop – mentre durante le gare i concorrenti non vi transitavano ma svoltavano a destra all’altezza del bivio “The Fork” percorrendo così la sola curva destrorsa del circuito che immetteva nella parabolica inclinata a 30° denominata Home Banking.

31000. I piloti attivi nel Regno Unito, considerando tutte le competizioni, dal karting a quelle per vetture d’epoca. Si tratta di un record mondiale. La Gran Bretagna ha anche il primato mondiale per numero di team con sede nel Paese.

Questa settimana nella storia Ferrari

14/7. Nel 1951, a Silverstone, la Scuderia Ferrari conquista la prima delle sue 238 vittorie in Formula 1. A portarla in dote José Froilán González con la 375 F1. Così Enzo Ferrari ricordò quel momento nel suo libro “Ferrari80″. “Quando González, su una Ferrari, per la prima volta nella storia dei nostri confronti diretti, si lasciò alle spalle la 159 e l’intera squadra Alfa Romeo, io piansi di gioia, ma mescolai alle lacrime di entusiasmo anche lacrime di dolore, perché quel giorno pensai: io ho ucciso mia madre”. La madre era proprio l’Alfa Romeo, di cui Ferrari era stato collaudatore, pilota e responsabile del reparto corse.

15/7. Nel 2006 Michael Schumacher, al Gran Premio di Francia sulla pista di Magny-Cours, conquista la pole position numero 58 con la Scuderia Ferrari, per la quale si tratta della 183ª. Per il sette volte campione del mondo è la 68ª e ultima partenza al palo della carriera. Il tedesco il giorno dopo vincerà la corsa.

16/7. Nel 2012 vengono celebrati a Valdagno, in provincia di Vicenza, i funerali di Gianni, detto “Giannino”, Marzotto, morto due giorni prima a Padova. Soprannominato “il Conte volante”, Marzotto ha vinto diverse corse di durata a ruote coperte. Con la Scuderia Ferrari da ricordare soprattutto il successo nella Mille Miglia del 1950 insieme a Marco Crosara su una 195 S Berlinetta Touring. Marzotto gareggiò anche in monoposto, giungendo terzo nel Gran Premio di Roma di Formula 2 al volante di una 166 F2 nel 1951. In quello stesso anno avrebbe dovuto anche debuttare nel Mondiale di Formula 1, al Gran Premio d’Italia, su una 375 F1. L’esordio saltò anche a causa di alcuni impegni di lavoro. Marzotto, infatti, prima che pilota era un industriale tessile e – viene da dire non a caso – era solito gareggiare in giacca, camicia e cravatta…

17/7. Nel 2011, ben tre anni prima del debutto della Formula 1 a Sochi, la Scuderia Ferrari porta una delle sue monoposto in Russia per un’esibizione nell’ambito dell’evento denominato Moscow City Racing. A guidare la F10 del 2010 è Giancarlo Fisichella che si esibisce per alcuni giri del circuito cittadino mandando in visibilio gli appassionati russi con partenze brucianti, i tradizionali burn out – noti in gergo americano come donuts – e alcuni velocissimi pit stop insieme ai meccanici di Maranello.

18/7. Nel 2015 si spegne nella sua Nizza, dopo una battaglia per la vita durata oltre nove mesi, il pilota venticinquenne della Ferrari Driver Academy, Jules Bianchi. Figlio e nipote d’arte, Jules è stato il primo allievo della FDA e dal 2013 era in Formula 1, al volante della Marussia, a maturare esperienza. Il 5 ottobre 2014, nel corso del Gran Premio del Giappone, sotto una pioggia battente Bianchi perse aderenza, uscì di pista a forte velocità e andò a impattare contro una autogru che stava rimuovendo la Sauber di Adrian Sutil, finito fuori pista a sua volta. Le sue condizioni risultarono subito disperate e Bianchi non riprese mai più conoscenza. Spostato dal Giappone a Nizza a novembre, Jules si spense alle 2.45 di quel 18 luglio.

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