F1 | Coulthard lancia la W-Series, per promuovere le donne nel motorsport
20 donne parteciperanno a sei gare in Europa con un montepremi finale
L’ex pilota (vice campione del mondo nel 2001) ha rivelato che il prossimo anno verrà lanciata la W-Series, una nuova categoria con lo scopo di trovare una stella femminile in Formula 1.
La “W-Series” inizierà nel 2019 ed è stata sostenuta da grandi nomi della F1 come David Coulthard e l’ingegnere della progettazione Red Bull, Adrian Newey. Offrirà un montepremi di 1,5 milioni di dollari e l’ingresso gratuito per 18-20 concorrenti, che saranno selezionate esclusivamente in base a test e valutazioni. La vincitrice assoluta guadagnerà 500.000 dollari, con un premio in denaro fino al 18 °posto.
Gli organizzatori puntano a mettere in scena sei gare della durata di 30 minuti nei migliori circuiti in Europa e i piani futuri potrebbero vedere la serie espandersi in America, Asia e Australia.
“Il cuore del DNA della W Series è la ferma convinzione che le donne possano competere in ugual misura con gli uomini nel motorsport, ma una serie tutta al femminile è essenziale per rafforzare una maggiore partecipazione femminile”, hanno detto gli organizzatori in una nota.
L’ultima donna a gareggiare in un gran premio di Formula 1, è stata l’italiana Lella Lombardi nel 1976, ma Coulthard afferma che i piloti femminili possono competere con le loro controparti maschili.
“Per essere un pilota di successo, devi essere abile, determinato, competitivo, coraggioso e fisicamente in forma, ma non devi possedere i livelli di forza che alcuni sport richiedono. Inoltre, non devi per forza essere un uomo, ecco perché noi della W Series crediamo fermamente che piloti di corse femminili e maschili possano competere tra loro a parità di condizioni date le stesse opportunità. Al momento, tuttavia, c’è ancora un soffitto di cristallo per le donne nel motorsport, spesso a causa della mancanza di fondi piuttosto che della mancanza di talento. Ecco perché è necessaria una nuova serie di corse automobilistiche monoposto esclusivamente femminili, per creare un habitat motoristico competitivo e costruttivo in cui i nostri piloti saranno in grado di dotarsi delle competenze necessarie, per andare avanti fino alle attuali serie di alto livello e competere con i migliori piloti maschili a parità di condizioni”.
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