F1 | Brembo spiega il lavoro dei freni nel Gran Premio del Bahrain

In una scala da 1 a 10 il Bahrain International Circuit ha raggiunto quota 9 di difficoltà: una delle piste più impegnative per i freni

F1 | Brembo spiega il lavoro dei freni nel Gran Premio del Bahrain

Nel weekend del Gran Premio del Bahrain i freni delle monoposto di Formula 1 saranno molto sollecitati durante le curve e nei punti di maggior frenata in pista. La presenza di molte frenate ad alto impatto energetico, infatti, si traduce in un’usura elevata dei materiali d’attrito. Per adattarsi alle monoposto 2017, più performanti e veloci rispetto al passato, i tecnici Brembo hanno aumentato lo spessore dei dischi in carbonio e realizzato nuove pinze.

Cosa ha fatto Brembo? Al fine di agevolare lo smaltimento del calore generato in frenata Brembo ha aumentato il numero (da 1.200 a 1.400) e la dimensione dei fori di raffreddamento. In una scala da 1 a 10, il Bahrain International Circuit ha raggiunto quota 9 di difficoltà, diventando così una delle piste più impegnative per i freni. Solo Montreal, Città del Messico, Abu Dhabi e Singapore hanno ottenuto un punteggio più alto.

In Bahrain i piloti usano i freni per poco meno di 16 secondi al giro, cioè per il 18% della gara. Rispetto all’edizione 2016 la decelerazione media è cresciuta da 4,1 a 4,4 g a seguito dell’aumento della coppia frenante generato dai nuovi regolamenti. Di conseguenza anche l’energia dissipata in frenata è aumentata: quest’anno in media durante l’intera gara una monoposto dissiperà 174 kWh, pari al consumo orario di 152 abitanti del Bahrain. Dalla partenza alla bandiera a scacchi tutti i piloti usano i freni oltre 450 volte, esercitando un carico totale sul pedale vicino a 53 tonnellate.

La staccata più impegnativa del circuito del Bahrain è in curva 1, quella intitolata a Michael Schumacher: le monoposto arrivano infatti a 327 km/h e frenano per 2 secondi e mezzo in 69 metri di spazio per arrivare fino a 78 km/h. I piloti esercitano un carico di 128 kg sul pedale e devono sopportare 4,8 g di decelerazione, valore solitamente provato dagli astronauti durante il rientro sulla Terra. Stessa decelerazione anche in curva 14, ma la velocità di punta raggiunta prima di cominciare a frenare  è di 304 km/h e quella di ingresso in curva è di 122 km/h, quindi sono più basse: per frenare servono 2,18 secondi e 52 metri. Per quanto riguarda la frenata alla curva 4 i piloti, in soli 53 metri, perdono 186 km/h con una decelerazione di 4,7 g.

Fabiola Granier
Grazie a Brembo per le informazioni tecniche

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