F1 | Bottas e l’avventura in Mercedes senza rimpianti: “Sono orgoglioso, ho dato tutto”

Sui contratti e rumors di mercato: "Penso ci siano state alcune volte in cui non mi sono trovato in una situazione facile"

F1 | Bottas e l’avventura in Mercedes senza rimpianti: “Sono orgoglioso, ho dato tutto”

Le prossime quattro gare stagionali saranno anche le ultime di Valtteri Bottas con la Mercedes. Il finlandese infatti, dopo ben cinque anni, saluterà la scuderia della Stella per abbracciare il progetto Alfa Romeo dove sarà il pilota di punta del team di Hinwil. Il 77, arrivato nel gennaio 2017 a Brackley per sostituire l’allora campione del mondo Nico Rosberg che decise di appendere il casco al chiodo, chiuderà così un’esperienza molto importante dove è stato parte integrante di una squadra che sta dominando la scena dall’avvento dell’era ibrida.

Bottas, intervistato dal podcast ufficiale della Formula 1 Beyond The Grid, ha ripercorso i momenti passati in Mercedes non avendo nessun rimpianto per quello che è stato il suo percorso in “grigio”.

Sono orgoglioso e sicuramente, sapendo che andrò in un’altra squadra, ho avuto il tempo di riflettere di tanto in tanto sulla situazione perché abbiamo raggiunto vittorie importanti insieme – ha dichiarato Bottas – Per vincere quattro campionati costruttori di fila, ora si spera anche il quinto, hai bisogno di due buoni piloti. Se guardiamo a me e Lewis come compagni di squadra… la quantità di punti, vittorie e podi che abbiamo messo insieme, è difficile per il sottoscritto nominare una squadra migliore. Ho dato tutto quello che avevo”. 

In Alfa Romeo Bottas ha sottoscritto un contratto pluriennale, situazioni completamente differente da quella Mercedes dove invece il rinnovo è sempre annuale. Un particolare, quest’ultimo, che comunque ha scandito la gran parte della carriera dell’attuale alfiere della Stella: “Ovviamente cerchi di convincerti che non influenza e cerchi di bloccare qualsiasi pensiero negativo, ma quando c’è molto rumore, cosa che può succedere in Formula 1, di sicuro non aiuta. C’è una distrazione, ma cerchi di minimizzarla. Sì, penso che ci siano state alcune volte in cui non mi sono trovato davvero in una situazione facile con i contratti e con i rumors. Wolff pensa che la pressione sia un bene per me, sono d’accordo per un certo periodo di tempo è buona e può ottenere di più da te, ma se hai pressione per nove anni della tua Formula 1 carriera, anno dopo anno, inizia a mangiarti da dentro, sai?”.

Andando in Alfa Romeo chiaramente le possibilità di lottare per traguardi importanti si ridurranno sensibilmente rispetto a Mercedes, dove non è mai riuscito a impensierire seriamente Hamilton lottando per il titolo: “Da quando ero un bambino, è l’obiettivo, è il sogno. È stato molto presente nella mia mente. In un certo senso sembra un fallimento il fatto che non sia stato in grado di raggiungere questo obiettivo con la Mercedes. Ma d’altra parte ho dato tutto. Non doveva accadere, almeno per ora

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