F1 | Bordata dei piloti contro la FIA sulla questione parolacce: “Non siamo dei bambini!”
Duro comunicato a firma GPDA, che rincara la dose: "Che fine fanno i soldi delle multe?"
I piloti di Formula 1 non ci stanno, e finalmente hanno tirato fuori gli attributi lanciando una vera e propria bordata contro la FIA. La Federazione Internazionale nelle ultime settimane ha adottato un atteggiamento imbarazzante nei confronti di Leclerc, Verstappen e compagnia cantante, rei di esprimere sinceramente delle espressioni “irriguardose”, con parolacce più che genuine e che sono volte ad esprimere il loro attuale stato d’animo piuttosto che a offendere qualcuno. I due citati poco fa sono stati vittime di due sanzioni diverse per la medesima motivazione, con il tre volte campione del mondo che addirittura ha boicottato in parte la conferenza stampa della FIA dopo le qualifiche di Singapore, non rispondendo di fatto alle domande dei giornalisti in quella sede, facendolo poi poco dopo nel paddock, convocando di fatto una press tutta sua.
Fortunatamente la GPDA, l’associazione dei piloti con presidente Alexander Wurz e direttore George Russell non è stata a guardare, e oggi ha rilasciato un durissimo comunicato nei confronti della FIA sia sull’argomento parolacce, ma anche sulla questione multe, chiedendo che fine facciano i soldi derivanti da queste sanzioni. Ecco il testo completo.
“Come in ogni sport, i partecipanti devono rispettare le decisioni dell’arbitro, a prescindere che siano d’accordo o meno. Questo è il fondamento dello sport. Anche i nostri soci piloti, professionisti che gareggiano al massimo livello in Formula 1, capiscono bene questo principio. Sono dei veri gladiatori, e ogni weekend di gara regalano ai fan uno spettacolo unico. Quanto al linguaggio in pista, c’è una differenza tra le espressioni che sono offensive verso gli altri e quelle usate più casualmente, magari per descrivere il maltempo, una situazione difficile o persino la propria vettura. Vorremmo anche invitare il presidente della FIA a riflettere sul tono e sulle parole che usa quando si rivolge ai nostri piloti, o quando li menziona pubblicamente. I nostri soci sono adulti e non hanno bisogno di ammonimenti mediatici su questioni di poco conto, come l’uso di gioielli o della biancheria intima”.
“La GPDA ha già espresso molte volte il suo punto di vista: le sanzioni pecuniarie per i piloti non sono adeguate al nostro sport. Negli ultimi tre anni, abbiamo richiesto che il presidente della FIA condivida la strategia e i dettagli su come vengono assegnate le multe e dove finiscono i fondi raccolti. Abbiamo anche segnalato la cattiva impressione che queste sanzioni danno al nostro sport. Per questo chiediamo ancora una volta che il Presidente garantisca trasparenza finanziaria e favorisca un dialogo diretto e aperto. FIA, F1, team e GPDA dovrebbero collaborare per stabilire insieme come e dove destinare questi fondi, a beneficio del nostro sport. La GPDA è impegnata a lavorare in modo costruttivo con tutti gli attori coinvolti, incluso il presidente della FIA, per promuovere il nostro amato sport e per il bene di tutti coloro che ci lavorano, lo finanziano, lo seguono e lo amano. Da parte nostra, faremo sempre la nostra parte”.
Cordiali saluti,
I direttori e il presidente della GPDA, a nome dei piloti di Formula 1.
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