F1 | Andrew Green: “Ci sono margini per sviluppare le vetture 2021”
"Regole complesse, ma una vettura non competitiva nel 2020 non vuol dire che lo sarà anche nel 2021" ha aggiunto
Il regolamento tecnico, sportivo e finanziario approvato il mese scorso ha fatto storcere il naso a molti. E’ prevista una sorta di congelamento delle vetture dal 2020 al 2021, dovranno essere più o meno le stesse, chiaramente con alcuni aggiornamenti consentiti. C’è chi però non la vede così drasticamente, come Andrew Green, direttore tecnico della Racing Point. Secondo l’ingegnere britannico, come si legge tra le righe di Auto Motor und Sport con i giusti accorgimenti, le macchine del prossimo anno potranno avere prestazioni diverse rispetto a quelle che vedremo dal 3 luglio in poi in Austria.
“Una macchina non competitiva nel 2020 non vuol dire automaticamente che lo sarà anche nel 2021 – ha detto Green. Abbiamo ancora dei margini sui quali poter lavorare. I token per esempio riguardano i componenti di telaio, cambio, sospensioni, sistema di alimentazione, cablaggio e via dicendo. Ciò impedisce importanti interventi nel concetto della vettura. Le regole sono molto complesse, stiamo studiando su cosa possiamo lavorare o meno: le restrizioni sono rigide, ma con intelligenza e denaro puoi ancora sviluppare al meglio la macchina 2021, specialmente nel nostro caso, visto che acquistiamo sospensioni e cambio da un altro produttore. Siamo in grado di modificare queste parti perché siamo indietro di un anno (il riferimento è alla RP20, che presenta una vasta gamma di parti Mercedes 2019)“.
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