F1 | Anche Baku conferma i progressi e la bontà tecnica della SF21, la Ferrari è tornata!

La Rossa, dopo Montecarlo, ha primeggiato anche su una pista veloce. Il 2020 è solo un lontano ricordo

F1 | Anche Baku conferma i progressi e la bontà tecnica della SF21, la Ferrari è tornata!

L’Azerbaijan è definita come la terra dei fuochi, ma oggi nelle qualifiche di Baku a scaldare i cuori dei tifosi ferraristi ci ha pensato Charles Leclerc che ha portato per la seconda volta consecutiva la SF21 davanti a tutti. Il monegasco è stato protagonista di un’ottima qualifica, culminata con la migliore prestazione condizionata anche in questo caso dalla bandiera rossa, che ha riscattato l’incidente avvenuto ieri nel corso delle seconde libere. La pole odierna assume però tutt’altro significato rispetto a quella ottenuto nel Principato, su un tracciato atipico (un unicum dal punto di vista tecnico) che sembrava ritagliato su misura per le caratteristiche tecniche della monoposto di Maranello.

Sulla carta infatti la pista azera sembrava “indigesta” alla SF21 e gli stessi piloti avevano manifestato non pochi dubbi sul grado di competitività dell’auto, invece ancora una volta il giudizio della pista è stato insindacabile. Su un circuito seppur cittadino, ma dotato di diversi lunghi rettilinei, la Ferrari ha risposto presente sul fronte power unit. Un’area che lo scorso anno aveva rappresentato un’autentica zavorra per Maranello.

Se dodici mesi fa si era puntato il dito contro una squadra che sembrava alla deriva, e quasi costretta ad accettare passivamente il corso degli eventi (leggasi accordo con la FIA), è giusto sottolineare i grandi progressi che stanno permettendo alla Ferrari di ottenere quei risultati che forse nessuno avrebbe potuto immaginare questo inverno. La Ferrari, passo dopo passo, sta ritornando a fare la Ferrari: ed è quello che tutti chiedevano ad una squadra che nel 2020 era stata troppo brutta per essere vera.

Domani chiaramente l’opera dovrà essere completata, anche se non sarà facile per Leclerc tenere a bada due ossi duri come Lewis Hamilton e Max Verstappen e senza dimenticare Carlos Sainz che senza la bandiera rossa poteva giocarsela con la SF21 gemella, per chiudere finalmente il cerchio nefasto apertosi con il crash di Montecarlo. Il Cavallino ha davanti un’altra grande occasione, soprattutto per allungare nei confronti di una McLaren che sulle rive del Mar Caspio accusa ritardo dalla Rossa. L’augurio è che la Ferrari abbia seriamente fatto tesoro della lezione di Monaco. Non sfruttare l’ennesima occasione, o meglio non giocarsela, sarebbe un errore. Un grave errore.

Piero Ladisa


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