F1 | Amarcord, GP Spagna 1981: l’ultima perla di Gilles Villeneuve
Il 21 giugno 1981, con una straordinaria prestazione, il canadese conquista a Jarama la sesta e ultima vittoria in carriera
Nella storia della Formula Uno ci sono gare che restano marchiate indelebilmente nell’album dei ricordi degli appassionati. Memoriali che fanno emozionare anche a distanza di tempo. Come il Gran Premio di Spagna 1981, disputato esattamente 37 anni fa a Jarama, che lascia in eredità l’ultima vera, grande, magia in pista di Gilles Villeneuve.
Reduci dalla straordinaria affermazione nel Principato, colto tre settimane prima, Villeneuve e Ferrari iniziano in salita il weekend spagnolo, su una pista dove il Cavallino fa fatica ad esprimersi. Il canadese infatti nelle prove ufficiali non va oltre il settimo tempo, peggio di Gilles fa Didier Pironi accreditato solo del tredicesimo crono.
Ma è in gara che Villeneuve da sfoggio al suo enorme manico, già dai primissimi metri. Infatti al via la Ferrari 126 CK numero 27 guadagna subito diverse posizioni, nonostante due gomme sull’erba, salendo addirittura al terzo posto. Posizione, quest’ultima, culminata con un sorpasso “rabbioso” ai danni della Renault di Alain Prost all’esterno di curva uno.
Villeneuve si ripete nello stesso identico punto nel giro successivo, dove ha la meglio sulla Williams dell’ex compagno di squadra Carlos Reutemann salendo così al secondo posto alle spalle dell’altra Williams di Alan Jones.
L’australiano, alla guida di una monoposto più stabile rispetto alla Ferrari, riesce a guadagnare terreno nei confronti di Villeneuve mettendo tra se e il canadese dieci secondi. Ma la leadership della FW07 numero 1 ha i giri contati…
Infatti Jones (giro 14) va lungo ed è costretto a rallentare a causa di un calo di pressione della benzina, lasciando così strada a Villeneuve che si ritrova in testa alla corsa. Poco dopo anche la Williams di Reutemann, insidiosa alle spalle della Ferrari #27, che naviga al secondo posto, accusa dei problemi (cambio) e viene superata dalla Ligier di Jacques Laffite e dalla McLaren di John Watson.
La gara entra così nella sua fase più calda ed emozionante: approfittando del motore turbo, Villeneuve allunga sul dritto per poi “domare” la sua Ferrari nel tratto misto della pista.
Questo “elastico” tra Villeneuve e Laffite dura per diversi giri, con il francese che cerca disperatamente di avere la meglio sul canadese che continua a guidare in tutta tranquillità senza accusare la benché minima pressione. Al duo di testa si aggiungono anche Watson, Reutemann e De Angelis che vanno così a formare un autentico trenino, che giunge sotto la bandiera a scacchi racchiuso in appena 1″2.
Come accaduto a Monaco la classe del canadese permette alla Ferrari di cogliere la seconda vittoria stagionale, al termine di una gara che segna l’apice della carriera di Villeneuve: “In Spagna Villeneuve mi ha fatto rivivere la leggenda di Nuvolari”, il pensiero di Enzo Ferrari che ha voluto bene a Gilles come un figlio.
“E’ stata una corsa da ricordare, da rivivere, per un pilota ormai maturo e completo”, dichiara a caldo in tv il compianto Mario Poltronieri.
Purtroppo sarà l’ultima gemma della carriera di Gilles, terminata tragicamente meno di un anno dopo alla curva Terlamenbocht di Zolder.
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